calcio italiano

Il derby con la propria inesperienza: la Dea si lecca le ferite dopo Zagabria

Duro esordio per l'Atalanta in Champions League

Uno 0-4 duro da digerire per Gasperini

Redazione DDD

di Consuelo Motta -

Il sorteggio più che benevolo non è bastato. L’Atalanta ha probabilmente accusato il colpo dell’Europa che conta, un’emozione difficile da assorbire e smaltire nel breve arco di tempo tra l’inno della competizione e il fischio dell’arbitro. Una gara che bisognava affrontare diversamente, perché la Dinamo Zagabria bisognava batterla prima di sfidare le due rivali più toste, Shakhtar Donetsk e Manchester City.

Apre le marcature Leovac, poi tripletta di Orsic, vecchia conoscenza del calcio italiano (9 presenze in Serie B con lo spezia nella stagione 2013-2014), per nulla timido all’esordio europeo: un 4-0 pesante, che sorprende l’Italia sportiva, ma non tanto. Al Maksimir croati hanno messo in campo lo spirito giusto, quello di chi è abituato a certi palcoscenici, hanno circoscritto e annullato la fisicità e gli schemi collaudati degli uomini di Gasperini, rei soltanto di essere dei novizi della Champions League. E forse di non averci creduto abbastanza. Ma non tutto è perduto.

"Dura digerire una sconfitta così, ma ci sta. Da quando sono qui, in gare ufficiali, non siamo mai stati così in difficoltà come lo siamo stati stasera", le parole di Gianpiero Gasperini, conscio che l’esperienza internazionale va conquistata partita dopo partita e che, probabilmente, la gara di Zagabria è stata quantomeno sottovalutata. Fiorentina, Roma e Sassuolo saranno adesso le gare di preparazione alla sfida contro lo Shakhtar, dove vincere diviene fondamentale per non salutare in fretta il sogno Europa.

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