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Il dolcetto di Suso per il Milan che allontana le streghe ma che non guarisce definitivamente

MILAN, ITALY - OCTOBER 31:  AC Milan coach Stefano Pioli and Fernandez Suso celebrate a victory at the end of the Serie A match between AC Milan and SPAL at Stadio Giuseppe Meazza on October 31, 2019 in Milan, Italy.  (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Milan-Spal 1-0 a San Siro

Redazione DDD

di Valentino Cesarini -

Dolcetto o scherzetto? Alla fine il dolcetto per il Milan lo porta l’uomo più fischiato, ovvero Suso, che appena entrato in campo, su calcio di punizione dal limite non lascia scampo a Berisha. Primo goal stagionale per il numero otto. Un successo non spettacolare per un Milan che per lunghi tratti del match è apparso molto timoroso al cospetto di una Spal, che era arrivata a San Siro per giocarsela a viso aperto senza nessuna paura, nonostante i quattro KO e le zero reti segnate lontano da San Siro. I rossoneri tornano al successo davanti i propri tifosi esattamente due mesi dal 31 agosto, quando all’epoca bastò un gol di Calhanoglu a regalare i primi tre punti stagionali. Pioli, alla sua terza panchina, ottiene la prima vittoria, dopo il pari beffa contro il Lecce e il KO dell’Olimpico contro la Roma. Ma di positivo c’è la vittoria e poco altro. Ancora tanti gli errori sia in fase di costruzione che in quella difensiva: il legno colpito da Castillejo è più un errore dell’attaccante rossonero che sfortuna.

Duarte gioca pulito e con estrema semplicità, non rischiando quasi mai la giocata, mentre all’algerino Bennacer il rischio piace eccome, perché a volte fa tremare San Siro con delle giocate pericolose, rischiando anche di beccarsi il secondo giallo. Castillejo si muove tanto, ma pesa il goal sbagliato dopo pochi minuti che poteva dare un’altra impronta al match. Capitolo Piatek: il polacco lotta, ma sembra ancora lontano dai livelli del giocatore dello scorso anno. Sembra ritrovarsi, partita dopo partita il turco Calhanoglu: meno brillante rispetto alla trasferta di Roma, ma il numero 10 ci mette gamba e cuore per meritarsi la sufficienza. Nel finale Pioli ha gettato nella mischia anche Jack Bonaventura, che a San Siro non giocava da un anno esatto. La sua assenza è stata pesante per Gattuso e per Giampaolo, ora Pioli potrebbe ritrovare un giocatore fondamentale per il Milan.

Boban prima del match aveva chiesto di “ provare a sistemare questa annata burrascosa” e i ragazzi lo hanno, almeno per il momento, ascoltato. Anche se il calendario nelle prossime cinque gare potrebbe rigettare nella paura il Diavolo, in caso di passi falsi: Lazio e Napoli a San Siro, con in mezzo la trasferta dello Juventus Stadium e la sosta per la Nazionale prima di due trasferte insidiose sulla via Emilia con Parma e Bologna. La speranza, di ogni tifoso milanista, è che il Milan di Pioli possa fare punti sia a San Siro che fuori, magari tenendo aperta una piccolissima chance di poter raggiungere l’Europa, che al momento dista cinque punti. E’ presto per trarre soluzioni e sentenze, ma è chiaro che queste prime dieci partite sono state ampiamente sottotono per il Milan, che è chiamato ad invertire la rotta, se non vuole ritrovarsi a lottare per qualcosa che non ha nulla a che vedere con la qualificazione alle coppe europee.

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