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Il Milan fra Ibra e Mandzukic, per oggi ha un solo chiodo fisso: il gol di Piatek

TURIN, ITALY - APRIL 06: Krzysztof Piatek of Milan scores the opening goal during the Serie A match between Juventus and AC Milan on April 06, 2019 in Turin, Italy. (Photo by Tullio M. Puglia/Getty Images)

Nello scorso campionato, il polacco aveva portato in vantaggio il Milan a Torino

Redazione DDD

di Mattia Marinelli -

L’abbondanza di Sarri, Pioli senza certezze, a tutti servono punti. Pensieri opposti ma che sfide: da Cuadrado-Hernandez a Ronaldo, che dovrebbe esserci, contro Donnarumma. I bianconeri devono vincere per tornare davanti all’Inter. Pioli cerca punti, ma per il Milan sarebbe un’impresa. Clima da partitissima, ma solo sulla carta, all’Allianz Stadium una notte insolita: bianconeri non dominatori come una volta, rossoneri in crisi di punti. Sarri senza limiti, ma non considera facile la gara con il Milan che ha dalla sua tanti giocatori importanti. Il modulo Milan? E' stata solo una prova. Il 3-4-2-1 sperimentato da Stefano Pioli nell’allenamento di giovedì sarà un qualcosa sul quale l’allenatore del Milan lavorerà probabilmente nella pausa per le nazionali per proporlo, forse, alla ripresa del campionato. L’unico vero ballottaggio per Torino è Conti-Calabria.

Insomma, la partita più difficile, nel momento peggiore, contro la squadra più forte. Dopo otto sconfitte su otto. Eppure secondo Stefano Pioli non è impossibile sfatare la maledizione dello Stadium. Il tecnico ci ha pensato in settimana, ma alla fine il modulo di partenza dovrebbe essere il 4-3-3. Intanto le dichiarazioni di Paolo Rossi: “Non so se sia probabile che Ibra torni. E’ un giocatore che ha fatto una carriera straordinaria, ma non potrà essere lui e risolvere i problemi del Milan. Metterebbe una toppa da una parte, ma l’acqua esce da tante altre parti”. Le due punte hanno cambiato il loro destino in pochi mesi. Oggi sono 2 i gol di Higuain in campionato e 3 quelli di Piatek. Ma Higuain è rinato e Piatek vince di misura il ballottaggio con Leao. Intanto Krunic ha scavalcato Kessie nelle gerarchie di Pioli.

tefano Pioli ha vissuto una settimana molto impegnativa, preparando il cambio di modulo per rinforzare gli ormeggi della barca difensiva. Oltre a Kessie è rimasto a casa anche Borini, un altro di quelli sedotti da Giampaolo che si è sentito messo ai margini nella nuova gestione. Fuori forma e svogliato, Pioli lo esclude. L’ivoriano non convocato per scelta tecnica, paga una preparazione non impeccabile. Kessie da fondamentale a uomo in bilico e le motivazioni sono cambiate. A gennaio potrebbe tornare nella lista dei giocatori cedibili. Dal canto suo Piatek spaventò gli juventini ad aprile, l’allenatore ci crede: “Non siamo immaturi”. Piatek sa come si fa: “Dobbiamo cercare di esaltare le sue caratteristiche portando più palloni dentro l’area”, ha detto Pioli. Proprio così, il polacco Piatek cerca gol per placare l’ambiente. Non sono più gli anni dell’avvocato Agnelli e di Silvio Berlusconi, ma Juventus-Milan resta infuocato. Anche se Emre Can e Mandzukic potrebbero rinforzare il Diavolo a gennaio.

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