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Incredibile! Claudio Ranieri salta un derby: ha iniziato a giocarli nel 1986 con la Vigor Lamezia…

GENOA, ITALY - DECEMBER 18: Claudio Ranieri head coach of UC Sampdoria during the Serie A match between UC Sampdoria and Juventus at Stadio Luigi Ferraris on December 18, 2019 in Genoa, Italy. (Photo by Paolo Rattini/Getty Images)

Domani ci sarebbe dovuto essere il derby Sampdoria-Genoa...

Simone Balocco

di Simone Balocco - 

Claudio Ranieri oggi allena la Sampdoria: l'allenatore romano (ops, testaccino) allena i blucerchiati dal 12 ottobre scorso e ha un contratto che scadrà il 30 giugno 2021. Già giocatore in Serie A e Serie B con le maglie di Roma, Catanzaro, Catania e Palermo tra gli anni Settanta e la prima metà degli Ottanta, Ranieri in carriera ha allenato diciassette squadre, di cui otto all'estero a cui va aggiunta la sfortunata esperienza con la Nazionale greca.

Tutti lo ricordano come il secondo allenatore straniero della storia del Chelsea e il sesto del Fulham, tutti ce lo ricordiamo alla guida delle spagnole Valencia e Atlético Madrid, tutti ce lo ricordiamo in Francia con Monaco e Nantes, ma tutto il Mondo lo ricorda come il coach dell'incredibile cavalcata del Leicester City che nella stagione 21015/2016 vinse la Premier League, interrompendo il dominio delle cosiddette Big Four (Chelsea, Arsenal, Manchester City e Manchester United) che fino a quel momento aveva monopolizzato il calcio inglese. Un vero miracolo, irripetibile, ma che ha portato all’onore delle cronache un club espressione di una cittadina nel cuore dell’Inghilterra che prima di quella stagione aveva raggiunto come best position in campionato il secondo posto nella stagione 1928/1929.

Alla guida delle Foxes, la stagione successiva, da testa di serie nella fase a gironi di Champions League, Ranieri aveva guidato Vardy e compagni non solo a superare la prima fase a gironi, ma a sconfiggere il Siviglia negli ottavi ed arrendersi solo di misura nei quarti all'Atlético Madrid. La vittoria del Leicester City, in quella incredibile stagione, ha fatto il giro del Mondo ed il nome di Ranieri è diventato noto a tutti e non in Italia, dove è sempre stato quel tipo di allenatore cui è sempre mancato il cosiddetto “trenta per fare trentuno”.

Ma se si sfoglia la carriera del tecnico testaccino, oltre a vedere che ha in carniere diverse centinaia di panchine in Serie A (di cui quest’anno è il tecnico più anziano di tutti), si nota che ha giocato tantissimi derby: a parte l’esperienza a Valencia ed in Francia dove non ne ha disputato nessuno, ne ha otto disputati allenando l’Atlético Madrid mentre in Inghilterra tra Premier, FA Cup e Coppa di Lega con i Blues e con i Cottagers ne ha giocati moltissimi, alternando i classici “1X2”. Invece in Serie A, i derby giocati con Claudio Ranieri in panchina, fino a questo momento, sono una certezza: la squadra che allena è quasi impossibile che perda. E i tifosi blucerchiati, visto il feeling che ha “The normal one” con le stracittadine, iniziavano già a fregarsi le mani in vista del derby della Lanterna di ritorno che si sarebbe dovuto disputare il 3 maggio, ma che per colpa del Covid19 è stato rinviato a data da destinarsi.

Il rapporto benevolo che ha il tecnico romano con le stracittadine inizia addirittura nella sua prima esperienza di tecnico, datata stagione 1986/1987, quando, alla guida dei dilettanti della Vigor Lamezia, affrontarono i concittadini del Sambiase: 1-0 e primo successo per Ranieri in un derby. L’anno dopo a Pozzuoli, con la Campania Puteolana, disputò quattro derby regionali (contro Nocerina, Casertana, Salernitana e Ischia Isola Verde), riportando una vittoria, una pareggio e due sconfitte. Era la stagione 1987/1988, dopo diciotto partite fu esonerato e da allora divenne un globe trotter della panchina, senza giocare mai più un vero derby cittadino fino alla stagione 2007/2008.

Tra la stagione 2007/2008 e oggi, Ranieri ha stabilito un primato: è diventato il primo allenatore a vincere almeno una volta i derby di una squadra che ha una “cugina” in massima serie: in sequenza Juventus, Roma, Inter e ora Sampdoria. Il suo score è ottimo: dieci incontri, nove vittorie, un pareggio. Il primo derby della Mole, Ranieri lo giocò il 30 settembre 2007, nella prima stagione della Juventus in Serie A dopo la retrocessione a tavolino in Serie B di due stagioni prima. Vinsero i bianconeri in trasferta con gol di Trezeguet. Nel match di ritorno, giocato il 26 febbraio 2008, il risultato si chiuse sul punteggio di 0-0 in una partita molto combattuta.

Ranieri (e la Juventus) concessero il bis anche la stagione successiva: 1-0 il 25 ottobre 2008 (gol di Amauri), 0-1 il 7 marzo 2009 con gol di Chiellini. La prima stagione con Ranieri, la Juventus chiuse terza e la seconda stagione al secondo, solo che a “chiudere” non ci fu Ranieri ma Ciro Ferrara poiché, a due giornate dalla fine del campionato, il tecnico testaccino era stato esonerato, una cosa che in casa Juventus non succedeva da 39 anni. La stagione successiva firmò con la sua squadra del cuore, la Roma, dove rimase altre due stagioni. E in quel lasso di tempo giocò quattro derby del Colosseo riportando quattro vittorie (1-0 il 6 dicembre 2009; 1-2 il 18 aprile 2010; 0-2 il 7 novembre 2010, 2-1 il 19 gennaio 2011). Sulla panchina dei giallorossi ottenne un secondo posto, ma la seconda stagione, dopo la 26a giornata, fu sostituito da Vincenzo Montella.

Chiusa l’esperienza capitolina, ecco la chiamata in corso al capezzale di un Inter irriconoscibile: Ranieri, nella stagione 2011/2012, dopo quattro giornate, sostituì Gianpiero Gasperini ma anche lui non terminò la stagione, chiusa dopo 25 partite in favore di Andrea Stramaccioni. Eppure in quella sfortunata stagione, Claudio Ranieri giocò un derby d’la Madunina contro il Milan il 15 gennaio 2012 e…lo vinse: 0-1 con gol vittoria di Diego Milito. Da allora, Ranieri allenò all’estero fino alla 27a giornata del campionato 2018/2019, quando fu richiamato ancora dalla Roma prendendo il posto dell’esonerato Eusebio di Francesco che la domenica prima aveva perso il derby contro la Lazio. Chiuse con la Roma con un sesto posto finale e a fine stagione fu libero contrattualmente.

Poi, come detto, dallo scorso ottobre, ecco per Ranieri l’opportunità di allenare la Sampdoria e anche qui il destino fu beffardo: prese ancora una volta il posto a di di Francesco e la prima partita per lui fu un “derby del cuore”, debuttando contro la Roma. E, anche se non è stato un derby a tutti gli effetti, per il tecnico classe 1951 la partita si chiuse con un pareggio. Il derby vero la Sampdoria lo giocò il successivo 24 dicembre e, grazie a Manolo Gabbiadini, i doriani vinsero il loro quarantesimo derby della Lanterna. Partita che non vincevano “fuori casa” da due stagioni. Chissà come sarebbe finito il Sampdoria-Genoa del 3 maggio. Se lo avesse vinto, per Ranieri ci sarebbe stata (quasi) la gloria eterna, ma il Covid19 ha detto di “no”.

 

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