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calcio italiano

La curiosità di Arturo Di Napoli: “Attendo con ansia Napoli-Inter, Gattuso vuole migliorare ancora”

2 Dec 2001:  Sebastiano Siviglia of Roma and Arturo Di Napoli of Venezia in action during the Serie A League match between Roma and Venezia at the Olympic Stadium, Rome .  DIGITAL IMAGE. Mandatory Credit: Grazia Neri/ALLSPORT

Re Artù e le prossime scadenze del calcio italiano...

Domenico La Marca

Durante il programma "Taca La Marca" in onda su Radio Musica Television, è intervenuto Arturo Di Napoli, ex attaccante di Napoli e Messina, il quale si è soffermato sulla ripresa del calcio e su tanti altri temi. La ripresa: "La ripartenza è un bene per tutti, ovviamente con la massima sicurezza. Il calcio è mancato a chiunque, questo è un modo per distrarre la gente dai problemi che la società sta affrontando". Napoli-Inter di Coppa Italia: "È complicato visto che l'inattività ha lasciato un segno importante. È come se fosse la prima partita di campionato, credo che ci saranno molte sorprese ed anche le piccole squadre potranno togliersi delle soddisfazioni. Aspetto questa partita con ansia, l'Inter ha qualcosa in più degli azzurri, ma la squadra di Gattuso è riuscita a superare un momento difficilissimo e vuole tornare in campo per mostrare i suoi progressi". Il flop di Ancelotti: "Il Napoli ha avuto un momento di grande difficoltà non dovuto dall'allenatore. C'è stato un malessere generale che ha complicato la situazione ma si sono ripresi alla grande".

Gennaro Gattuso in allenamento nello scorso mese di marzo

Immobile-Napoli: "I numeri sono dalla sua parte, ma la sua dimensione è la Lazio. Ha girato molto ed ha incontrato molte difficoltà. Milik è un top player e mi piace molto per come lavora per la squadra, supporta la fase difensiva e lo stimo tanto. Se non avesse avuto gli infortuni sarebbe stato uno dei migliori, farei di tutto per trattenerlo". Il futuro di Lautaro: "L'obiettivo dell'Inter è trattenere i big, visto che si vuole competere anche a livello internazionale. I numeri parlano chiaro e Lautaro andrà via solo se il Barcellona pagherà la clausola, se così fosse lo cederei di corsa nonostante le sue grandissime qualità. Parliamo di cifre importanti che si possono reinvestire sul mercato." Il rimpianto: "L'Inter è stata la squadra che mi ha battezzato e ho tantissimi ricordi. Ho attraversato i due periodi di Pellegrini e Moratti, fui chiamato dal presidente nerazzurro dopo un mio gol decisivo contro il Milan ai tempi del Vicenza".

Preso per un rigore: "Pavarese, all'epoca direttore sportivo del Napoli, mi disse, in maniera scherzosa, ad operazione conclusa di avermi preso per il rigore fallito nella finale play-off con la maglia del Gualdo contro l'Avellino, nonostante avessi fatto un'ottima partita. All'Inter mi fu proposto di rimanere per fare la quinta punta ma rifiutai e a posteriori me ne pento visto che sarebbe stato fantastico giocare con Ronaldo". Estate 2003: "Avevo l'accordo con il Besiktas, ma avevo voglia di tornare in Italia e mi diedero del pazzo visto che rifiutai. Non c'era nulla in giro e per diverso tempo non trovai squadra. Poi arrivò il Messina che era in grande difficoltà e riuscimmo a fare una cavalcata trionfale da ultimi fino alla promozione in Serie A recuperando 20 punti all'Atalanta".

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