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La notte di Pioli: carico e motivato per riportare gli uomini al centro del Milan

Stefano Pioli nel centro di Milano

Pioli allena i giocatori, non le idee

Redazione DDD

di Mattia Marinelli -

Pioli un allenatore con un grande orgoglio, si rilassa con il karaoke. La I del suo alfabeto è l’Intercontinentale, quando Giovanni Trapattoni lo fece esordire a 20 anni nella finale mondiale di Tokyo fra Juventus e Argentinos Juniors. Stefano Pioli, dopo la cena con la dirigenza rossonera, sta per diventare ufficialmente l’allenatore del Milan. Pioli è motivatissimo e a Maldini e Boban ieri non ha nascosto la sua grande carica per l’importante occasione che avrà a disposizione. La candidatura di Pioli nel Milan è forte da almeno un paio di settimane. Cosa farà? Valorizzare i giovani con obiettivo Europa. Oggi è fondamentale che il Milan torni con Pioli ad essere una squadra con una logica, che scenda in campo con idee chiare, magari anche semplici, con i giocatori impiegati nei loro ruoli, ridando valore a Paquetà e Piatek.

La scelta di Maldini e Boban di allontanare Giampaolo dopo soli 111 giorni di lavoro e di affidare la guida tecnica a Pioli ha causato una sommossa social da parte dei tifosi rossoneri che si aspettavano un profilo diverso. La pancia del tifo è arrivata anche sotto la sede del Milan. Il nuovo tecnico allena gli uomini, non le idee. Giampaolo seduce, Pioli rassicura. Quando Zamparini lo esonerò tre mesi dopo averlo assunto, poi disse: “Mi sto mangiando il testicolo, il primo l’ho già mangiato”. A Milanello, Pioli ritrova Biglia cui diede la fascia di capitano alla Lazio. In sostanza, Maldini ha scelto Giampaolo, Boban l’ha subito. E insieme pagano la strana mossa Spalletti. Rispetto all’esonerato Giampaolo, rimangono a Milanello sia il preparatore dei portieri Turci che Daniele Bonera. L’hashtag Pioliout è finito nelle tendenze mondiali di Twitter.

Quando Boban e Maldini sono scesi negli spogliatoi a Genova, Giampaolo li ha guardati in faccia, li ha scrutati, e ha capito che la vittoria non sarebbe bastata. Si è fermato a Gallarate, in attesa, circondato da un silenzio rumoroso. La telefonata di Maldini è poi stata pacata e cordiale. Le posizioni di club e allenatore esonerato erano distanti da subito. Giampaolo ha lavorato step by step, per il club era invece possibile da subito una marcia in più. Il mercato li ha allontanati. Giampaolo voleva prima instradare i nuovi, la società ritiene invece che non siano stati valorizzati.

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