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Leao e il trequartista: ecco le nuove creature del nuovo corso rossonero targato Ibra

Il post-gara di Ibra e Leao

Momento difficile per Suso e Piatek

Redazione DDD

di Mattia Marinelli -

Milan è ancora tutto da rifare. Questa è una storia che non comincia con l'arrivo del fondo Elliott nel 2018 e neppure un anno prima con la cessione all'imprenditore cinese Li, ma comincia forse nel gennaio 2012 quando Berlusconi  blocca Galliani che è in Inghilterra con il sì di Tevez. Da quel momento sempre più giù. E siamo a oggi, con Ibra che gradisce il 4-3-1-2 con Leao, A ispirare le punte Calhanoglu, la disposizione diversa metterebbe fuori sia Suso sia Piatek.

Intanto, Zlatan Ibrahimovic non ha ancora traslocato nella sua abitazione di via Circo, ma ha scelto un hotel signorile in piazza della Repubblica. Zlatan ha accolto in hotel la moglie Helena e i figli. Ieri ha pranzato a Milanello, tra i commensali più vicini Leao. Allo svedese il ruolo di acceleratore di talenti, ora deve ritrovare il dinamismo. La sua mezz’ora di Milan-Samp ha dimostrato che se il Milan ha una possibilità di riprendere la stagione per i capelli è legata al vecchio eroe. Ibra ha scelto Leao. Con lui, il portoghesino maturerà più velocemente.

Dal canto suo, la partita con la Samp ha confermato l’astinenza del gruppo. A Cagliari subito in campo: “Dategli il pallone”. Segnali di Zlatancentrismo. Intoppi per Todibo, tentativi per Christensen, difensere danese del Chelsea. L’ultima domenica non è stata positiva per Piatek e Leao. In ogni caso, non può essere Zlatan ad aumentare da solo il tasso tecnico del gruppo. Tre gare senza reti, la squadra deve rialzarsi ma l’obiettivo Europa si allontana. Ibra ha riportato entusiasmo in un ambiente depresso, ma nemmeno lui ha la bacchetta magica.

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