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calcio italiano

Lulù Oliveira: “Se Zenga riesce a far remare tutti nella stessa direzione, il Cagliari si può risollevare”

Oliveira ha lasciato la Sardegna perchè vuole allenare ad alto livello

L'ex attaccante brasiliano dei sardi è ancora un grande tifoso cagliaritano

Redazione DDD

Luis Oliveira, ex attaccante del Cagliari e oggi allenatore, ha condiviso con CagliariNews24 la speranza che lo scossone in panchina possa servire ai rossoblù per ritrovarsi in un’annata che ha smesso da troppe settimane di profumare d’Europa: "Ho lasciato Sardegna a settembre dell’anno scorso, volevo cambiare aria. Ho avuto la sensazione di un ciclo che per me si concludeva quando non sono riuscito a trovare una panchina se non nella mia Muravera. Ho parlato anche con il Cagliari, dando la mia disponibilità ad allenare i ragazzi delle giovanili, ma ho trovato la porta chiusa. Mi è dispiaciuto, è una società alla quale sono legato e dove ho fatto molto bene in passato. Allora ho preferito andare via e cercare altrove. Durante il girone di andata da tifoso rossoblù non riuscivo quasi a credere ai miei occhi, il Cagliari stava dando enormi soddisfazioni a tutti. Giocava partite meravigliose ed ero felicissimo che si tornasse a respirare aria di Europa. A un certo punto però si sono spente quell’aggressività e quella voglia che avevano caratterizzato la squadra: hanno influito tantissimo i gol presi nel finale contro il Lecce e poi contro la Lazio, frutto oltretutto di errori individuali in difesa. Quei risultati hanno fatto malissimo, dopo non è stato più lo stesso Cagliari».

E adesso Zenga: "Quando arriva un nuovo allenatore c’è una spinta nuova, chi magari stava giocando meno vuole fare di tutto per mettersi in luce e dimostrare il suo valore. Spero che serva anche a rinvigorire la compattezza dello spogliatoio, perché quando una squadra si spegne così è evidente che si sia rotto qualcosa nell’unione. Spero che con l’arrivo di Zenga riescano a ritrovarsi e a riprendere la marcia. Non sarà facile tornare in zona Europa, ma se mettono la testa a posto e remano tutti nella stessa direzione c’è sempre la speranza che si possa riprendere a sognare".

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