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Marassi potrebbe dare il Milan a Shevchenko, ma Giampaolo resta e Garcia cresce…

La presenza milanese del Ct ucraino Sheva alimenta le voci sul Milan

Il futuro della panchina del Milan

Redazione DDD

di Mattia Marinelli -

La suggestione Sheva oggi a Milano per seguire lo Shakhtar contro l'Atalanta in Champions League a San Siro è affascinante, ma i quotidiani fanno molto credito all'ipotesi Rudi Garcia che costa meno di Spalletti, intanto si diffondono notizie sulle basi poste in un incontro con Mino Raiola per il prolungamento di altri due anni del contratto con Donnarumma ma anche per sbloccare la trattativa serviranno altri incontri. Dal canto suo, Mario Sconcerti ha scritto che Ivan Gazidis deve intervenire, non deve solo lavorare ma aggregare, deve trasformare Maldini e Boban in dirigenti veri, scafati, pronti al lavoro duro del compromesso di mercato, Gazidis deve diventare anima del Milan, non basta essere osservatori preoccupati della situazione. Giampaolo invece non può pensare al collettivo, prima deve pensare ai pilastri, poi alla squadra, Giampaolo deve educare 4 giocatori ad essere leader. Suso e Calhanoglu devono guidare le partite, la società deve chiamare Piatek e capire cosa c'è che non va.

In ogni caso, in società affiorano dubbi non solo sul tecnico, anche se da Elliott filtra pazienza. La proprietà giudica ottima la campagna acquisti. Oggi intanto la squadra si ritrova a Milanello, sempre più fragile. Ieri Giampaolo ha preferito evitare un evento a Calcio City con Giovanni Galeone e Max Allegri. Ma è tutto il Milan a ritrovarsi in una situazione psicologica pesantissima dopo il ko interno contro la Fiorentina. Dopo i risvegli sul piano del gioco contro il Torino, la squadra si è nuovamente riconsegnata all’avversario contro la Fiorentina. Proprietà, dirigenza, tecnico, giocatori, tutti responsabili.

Il tecnico rossonero sembra davvero  all’ultima spiaggia: lungo faccia a faccia con la società. Fiducia reale a Giampaolo, ma a termine: battere il Genoa, Sondaggi per Garcia, forte suggestione Shevchenko. Davvero l’ultima spiaggia, visto che Genova è anche una città di mare. Del resto le 4 sconfitte delle prime 6 giornate impongono una sterzata. La figura più in bilico è ormai quella dell’allenatore. Lui si augura di poter superare la prova di Marassi, per poi preparare durante la sosta il riscatto con il Lecce e quindi rilanciarsi in pieno. Ma gli vengono imputate molte cose.

 

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