DDD
I migliori video scelti dal nostro canale

JUVENTUS-PARMA SECONDO MARCHIONNI

Marco Marchionni e Juve-Parma: “Terrei Pirlo, la Juve arriverà fra le prime 4”

BIRMINGHAM, ENGLAND - AUGUST 09:  Marco Marchionni of Parma FC kicks a ball during the pre-season friendly match between Aston Villa and Parma at Villa Park on August 9, 2014 in Birmingham, England.  (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Ecco Marco Marchionni, uno dei grandi protagonisti della Serie A del primo decennio del 2000, in vista del match tra Juventus e Parma

Redazione DDD

Marco Marchionni si è espresso sull’attuale campionato di Serie A e sui suoi protagonisti, sulla nascita della “Super League” e sulla sua esperienza da allenatore del Foggia: "Domenica abbiamo perso in casa, la sconfitta è stata certamente brutta per come è venuta. Abbiamo giocato male, abbiamo fatto fatica: ci dispiace perché abbiamo perso una grossa occasione. Noi crediamo ai playoff, possiamo fare bene, anche se certamente giocando come ieri è molto dura: i margini per migliorare ci sono, nonostante fare brutte figure come ieri non sia una bella cosa. Ragazzi interessanti, nel mio Foggia, ce ne sono, anche se dopo prestazioni come ieri è più difficile fare valutazioni: però diversi calciatori hanno dimostrato nell’intera stagione di poter crescere e di poter ambire a qualcosa di importante. Poi, ovviamente, sta a loro dimostrare di anno in anno di valere le categorie superiori".

 (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Tra qualche giorno si gioca una partita che ti riguarda da vicino, Juventus-Parma: pronostico secco, chi vincerà? E per chi tiferai?

"Parma - ha risposto Marco Marchionni a SuperNews -  è stata la mia seconda casa: ci sono arrivato da ragazzo, mi ha permesso di arrivare nel calcio che conta. Poi è normale che, per un calciatore, arrivare alla Juve sia il top. Non saprei dire per chi tifo: le guardo entrambe, sono affezionato ad entrambe perché hanno fatto parte della mia vita, ma preferisco godermela senza fare pronostici. Il Parma? L’organico effettivamente non è da Serie B, ma poi contano i fatti, il campo. Mi dispiace perché so cos’è l’ambiente Parma, ciò che può dare e so che c’è la possibilità di lavorare in modo sereno. Nessuno si aspettava che questa stagione sarebbe potuta finire in questo modo, soprattutto se pensiamo alla cavalcata che hanno fatto dalla Serie D fino ad oggi e alle ultime stagioni in Serie A: avevano alzato l’asticella, cambiato allenatore, mi aspettavo che avrebbero fatto ancora qualcosa di più. Purtroppo, D’Aversa non sta facendo così bene come ci si aspettava quando è stato richiamato, non sta riuscendo a salvare i crociati: poi è chiaro che, alla fine, contano sempre i risultati".

Il nuovo presidente Krause sembra molto ambizioso: se il Parma andrà in B, si può dire che sarà un fallimento? Oppure può essere un’occasione per rifondare da zero?

Non è facile, però, quando si cambia proprietà, fare programmi e centrare subito gli obiettivi preposti. Sicuramente sono stati fatti degli errori, anche perché ora non si troverebbero in questa situazione: solo loro, però, sanno quali sono gli errori che sono stati commessi, da fuori è difficile giudicare perché non conosciamo le dinamiche.

Nel 2008 sei arrivato secondo con la Juve proprio dietro all’Inter, senza però mai riuscire ad insidiare davvero i nerazzurri. Quest’anno, la storia potrebbe ripetersi. Cosa è mancato ai bianconeri rispetto all’Inter?

L’Inter ha fatto il campionato che tutti si aspettavano, e che lo stesso Conte voleva: la differenza l’ha fatta la crescita dei nerazzurri. Gli scorsi anni, la Juve ammazzava il campionato già in primavera, questa volta invece la squadra di Conte e il Milan hanno tenuto botta. L’Inter, poi, è una squadra forte, costruita bene, con un grande allenatore, con una società che ha fatto investimenti importanti: è normale che, con queste premesse, possano vincere lo Scudetto. Non è una questione di differenze di organico, è anche una questione di testa, di interpretazione delle partite: l’Inter sta meritando il primo posto. La Juve avrebbe potuto fare di più, ha buttato punti importanti e, essendo diminuito il divario con le altre squadre, questo gli è costato il primo posto.

Al di là della questione SuperLega, la Juve arriverà in Champions?

Ieri non tutti si aspettavano la sconfitta con l’Atalanta che, però, è comunque una squadra fortissima che può battere chiunque. Questo brutto risultato può complicare le cose: ora è tosta, ma la Juve ha tutte le capacità per arrivare tranquillamente in zona Champions. Pirlo? La Juve deve tenerlo, perché se hanno fatto questa scelta è importante confermarlo, dargli fiducia e sposare le sue idee. Se una società inizia a cambiare sempre, è più difficile vincere. Pirlo ha delle grandi qualità, con le quali porterà la Juve a vincere di nuovo quello che ha sempre vinto.

Se fossi ancora un calciatore, saresti felice di disputare un’ipotetica Superlega?

Ci sono i pro e i contro. Giocando nella Juve, nel Milan, nel Manchester, nel Real Madrid, può anche essere bello. Però, poi, si toglie tutta la bellezza del calcio: se si incontrano tutte le più grandi d’Europa, gli altri cosa fanno? Si incontrano solo tra di loro? Nel calcio ci sono le evoluzioni, siamo d’accordo, ma i campionati vanno rispettati. Una squadra di medio-bassa classifica deve avere la possibilità di confrontarsi con le big, di migliorare. Comunque, è troppo difficile dare giudizi su queste situazioni: se sei in un’ambiente come quello della Juve, può essere bello perché vai a sfidare le grandi squadre d’Europa, ma si toglie la bellezza e il fascino di questo sport a tutte le compagini più “piccole”, che non vedono l’ora di sfidare i top club.

tutte le notizie di