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calcio italiano

Mariano Andujar e il derby dei portieri, no all’alternanza: “Ospina forte, Meret impressionante in prospettiva”

AVELLANEDA, ARGENTINA - JANUARY 29: Mariano Andujar  goalkeeper of Estudiantes celebrates after his teammate Ivan Gomez (not in frame) scored the first goal of his team during the match between Independiente and Estudiantes as part of the Superliga 2017/18 at Estadio Libertadores de America on January 29, 2018 in Avellaneda, Argentina. (Photo by Agustin Marcarian/Getty Images)

L'ex portiere dei partenopei felice per la vittoria in Coppa Italia degli azzurri

Domenico La Marca

"Durante il programma "Taca La Marca" in onda su Radio Musica Television è intervenuto Mariano Andujar, portiere dell'Estudiantes, ed ex di Napoli e Catania,  il quale si è soffermato sulle vicende del calcio italiano, sulle sue esperienze passate e su tanto altro- La situazione in Sudamerica: "Siamo fermi da 3 mesi, ma purtroppo la preoccupazione maggiore è che siamo prossimi all'inverno. Dobbiamo rimanere a casa e basta, non ci sono altre soluzioni.” Allenamenti in quarantena: "È bruttissimo allenarsi da soli in casa, sarà dura la ripresa e per questo motivo ora si vedono tanti infortuni. Penso che ci sarà bisogno di un ritiro molto lungo". Napoli: "Seguo da sempre il calcio italiano, la Serie A è uno dei campionati più belli. Mi fa piacere per la vittoria in Coppa Italia degli azzurri,  in primis per chi sta lì da tempo come Insigne e Mertens, ma soprattutto per tutte le persone che lavorano nella società".

Mariano Andujar al Napoli

"Il ballottaggio Meret-Ospina: "Non so se l'alternanza sia una cosa giusta, ma parliamo di due grandi portieri. Ospina è uno dei più forti in tutto il Sudamerica, mentre Meret mi ha impressionato e in Italia potrebbe giocare ad alti livelli per molti anni". Mertens-Milik: "Per me non ci sono paragoni tra i due, Dries è un giocatore speciale, senza nulla togliere a Milik". Il Napoli del passato: "Con Sarri c'è stato il salto di qualità evidente, ma è stato Benitez a porre le basi solide. Koulibaly era fortissimo già da giovane, Mertens giocava in un altro ruolo; sono stato contento di aver fatto parte di quella squadra in forte crescita". Wolfsburg-Napoli: "Il Wolfsburg era una delle favorite a vincere il torneo ed abbiamo realizzato in Germania una partita straordinaria. Purtroppo la sfida con il Dnipro in casa abbiamo sbagliato troppo e siamo andati in Ucraina con il risultato ancora in bilico".

"Rapporto con Simeone: "Il “Cholo” mi ha dato tanta fiducia quando tornai dal Palermo. Mi ha fatto giocare qui all'Estudiantes e vincemmo il campionato. Con lui ho imparato ad allenarmi, è sempre sul pezzo e non permette rilassamenti inutili". Un consiglio per Lautaro: "Non penso di essere in grado di dispensare consigli. Fa parte già di un grande club, è uno degli attaccanti argentini più forti. Mi sono confrontato con lui quando era al Racing e si vedeva che aveva un gioco europeo". Ricordi di Catania: "Ho ricordi bellissimi, ho trascorso 5 anni molto belli, nonostante ciò siamo retrocessi. Sto seguendo le vicende attuali del club etneo e mi viene da piangere. Quelli che conoscono la piazza possono capire quanto sia un peccato vedere una realtà così importante essere relegata in Serie C". Trattativa con la Lazio: "Sono stato vicino un paio di anni fa, ma alla fine non è stato un rimpianto. Stessa cosa è successo con il Boca. Se dovesse arrivare qualche offerta dall'Italia non mi tirerei indietro, ho 36 anni ma ho ancora tanta voglia di giocare".

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