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calcio italiano

Mauro Esposito: “Kluivert e Under bene ma poco continui, Nainggolan è da top club, Nandez deve rimanere a Cagliari”

LIVORNO, ITALY - AUGUST 16: Mauro Esposito of Italy holds back Anthony Seric of Croatia during the International Friendly between Italy and Croatia at the Armando Picchi Stadium on August 16, 2006 in Livorno, Italy.  (Photo by Bryn Lennon/Getty Images)

L'ex romanista e cagliaritano Mauro Esposito dice la sua sulle squadre della sua carriera

Domenico La Marca

Durante il programma "Taca La Marca" in onda su Radio Musica Televison è intervenuto Mauro Esposito, ex calciatore di Roma e Cagliari tra le tante, il quale si è soffermato sulla ripresa del calcio e su tanti altri temi. La ripresa: "Finalmente si riprende, il calcio appassiona milioni di persone. Giocare a porte chiuse è bruttissimo, mi è capitato quando ero a Cagliari, i calciatori scendono in campo anche per i propri tifosi, gli stimoli potrebbero essere inferiori. In questa situazione però è la scelta giusta, spero che si possa ritornare come prima al più presto". Coppa Italia: "È tutto un'incognita. Si è stati fermi per tanto tempo e quindi si azzera tutto. L'aspetto mentale è stato determinante in questo periodo. Parlare di favoriti è impossibile, partono tutti alla pari. Quanto al campionato Lazio e Juventus sono le due squadre indiziate a giocarsi il titolo fino alla fine". Fonseca: "Da quello che ho visto soprattutto nell'ultimo periodo sono contento del suo operato. Spero che la società lo aspetti ancora, visto che ha idee di gioco molto valide, esprime un calcio che mi piace e mi incuriosisce molto. La sua è una squadra votata all'attacco ed è un piacere vederla. Fonseca ha avuto bisogno di tempo per adattarsi al calcio italiano, ma ha tutte le possibilità di poter migliorare ancora".

Mauro Esposito all'epoca della Roma

Mauro Esposito all'epoca della Roma

Kluivert o Under: "Mi piacciono entrambi, sono molto simili. Under ha più progressione e attacca meglio la profondità, mentre Kluivert preferisce giocare sul breve e saltare l'uomo. Sono due calciatori molto importanti e possono far bene nella Roma, al momento manca a loro la continuità, ma bisogna aspettarli visto che sono giovani e vengono da realtà diverse dalla nostra, non possiamo pretendere tutto e subito". Esperienza alla Roma: "Non aver sfruttato quell'occasione a Roma è il mio rammarico maggiore. Sono arrivato dopo un problema al ginocchio e non ho avuto la possibilità di esprimermi al meglio. Di Spalletti posso parlare bene, nonostante il poco impiego, mi è mancata la continuità a causa dei vari problemi fisici. Il mister inizialmente mi ha dato delle possibilità che però non ho colto al meglio. Con quella Roma rischiammo di vincere lo scudetto all'ultima giornata e il reparto offensivo era molto competitivo con giocatori come Totti, Menez e Giuly". Il futuro di Nainggolan: "Andare a giocare a Cagliari è stata una scelta di vita, tornare all'Inter sarebbe una grande occasione per lui, dopo la prima stagione non ottimale. Uno come lui è da top club, ma per il Cagliari spero che possa rimanere".

Trattative con il Napoli: "C'è stata l'occasione nel gennaio del secondo anno di Roma, giocavo poco e chiesi la cessione a gennaio. Pierpaolo Marino mi chiamò e mi disse che c'era l'occasione di approdare in azzurro, sarebbe stato fantastico per me, da napoletano e dopo aver assistito a tante partite di Maradona allo stadio. Non so perché la trattativa fallì e dopo tanto tempo non ho ancora avuto una risposta". Callejon: "È un giocatore importantissimo che mi terrei molto stretto, così come Mertens. Sono calciatori che possono diventare nuovi acquisti, lo spagnolo riesce a fare in maniera fantastica entrambe le fasi, con grande continuità e ci sono pochi come lui in giro. Spero che la società gli rinnovi il contratto". Cellino-Brescia e il caso Balotelli: "Conosco bene il presidente e nonostante i tanti difetti è un grande appassionato di calcio e delle sue squadre. Negli anni a Cagliari era sempre presente in tutti gli allenamenti, mostrando grande supporto. Ha avuto qualche problema con qualche giocatore come Balotelli ma se lo fa è perché ci tiene troppo alla sua squadra".

Nandez: "È un ottimo calciatore che abbina quantità e qualità. Gli consiglierei un altro anno di esperienza al Cagliari, giocare con continuità in Sardegna lo può far crescere ancora tanto, non credo che ci sia la necessità di affrettare i tempi".

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