DDD
I migliori video scelti dal nostro canale

calcio italiano

Michele Serena a 360 gradi: “Eriksen non è una mezzala, aspetto il Monza in Serie A…”

27 May 2001:  Karel Poborksy  of Lazio attempts to put in a cross under pressure from Michele Serena of Inter during the Inter Milan v SS Lazio Serie A match played at the San Nicola Stadium in Bari. Digital Image. Mandatory Credit: Grazia Neri/ALLSPORT

Analisi tecniche e valutazioni in prospettiva da parte dell'ex difensore nerazzurro Michele Serena

Domenico La Marca

Durante il programma "Taca La Marca" in onda su Radio Musica Television è intervenuto Michele Serena, allenatore ed ex difensore di Inter e Atletico Madrid tra le tante, il quale si è soffermato sulla ripresa del calcio e su tanti altri temi. Eriksen: "La posizione in campo sarà importante, ha grande qualità e non è mai stato una mezzala. Deve essere messo in condizione per esprimere la sua qualità. Conte in questo periodo ha avuto la possibilità di lavorare sul suo inserimento nella squadra, è stato un investimento della società e bisogna trovare la formula migliore per sfruttare le sue qualità". La sfida: "Dopo un anno di esperienza l'Inter potrebbe scalzare la Juventus dal ruolo di campione d'Italia. Già quest'anno hanno fatto molto bene e l'anno prossimo il gap si ridurrà sempre di più". Morata-Inter: "I nomi accostati all'Inter sono tutti di primo livello, sinceramente preferivo quando si parlava di Mertens e Cavani, con la loro esperienza si accorciava di più il gap con la Juventus. Morata non sarebbe la mia prima scelta visto che sarebbe un investimento più duraturo nel tempo".

Marcare Ronaldo "Il fenomeno": "In allenamento bisognava farsi il segno della croce. Ho negli occhi Cordoba che in velocità faceva fatica a stargli dietro. È stato unico per le sue qualità". La perdita dello Scudetto all'Inter: "Secondo me è stato il 5 maggio il giorno della sconfitta. Se avessimo vinto lo scudetto sarebbe stato nostro, all'ultima giornata era tutto nelle nostre mani". Aneddoti: "Non ho mai raccontato questa storia, ero reduce da un infortunio, fu un anno particolare dopo una partita mi stirai, lavorammo per recuperare per le ultime giornate. Mi ero allenato bene e mi arrabbiai molto, alla fine ciò è parte del nostro lavoro. Mi scaldai per entrare e poi prendemmo gol, non mi fecero entrare più. Non ricordo niente di quel secondo tempo, per me sarebbe stato un sogno vincere lo scudetto e sarei stato disposto anche a porre fine la mia carriera".

Il Monza: "C'è una proprietà solida e me l'aspetto già in Serie A l'anno prossimo, avrà un budget a disposizione per costruire una squadra fenomenale".

 

Potresti esserti perso