Michele Serena: “Sono deluso dalla Fiorentina – Federico Chiesa ricorda suo papà in maniera impressionante”

Michele Serena è intervenuto ai microfoni di "Taca La Marca", in onda su Radio Musica Television. L'ex difensore di Inter, Parma, Fiorentina e Atletico Madrid (nonchè ex tecnico di Spezia e Feralpisalò, tra le altre) ha commentato ai nostri microfoni le vicende del campionato di Serie A e raccontato vari aneddoti sulla sua esperienza nerazzurra e non solo. Ecco le sue parole a TLM.

IL FUTURO DI ANTONIO CONTE - "Si parla molto di Allegri qualora dovesse esserci un addio estivo di Conte, e io posso dire di essere un estimatore del mister livornese, per le cose che ha fatto alla Juve e per come sa gestire il gruppo e le rose che ha a disposizione, ottenendo il massimo da ogni giocatore. Detto ciò, l'Inter è a un punto dalla vetta e in Italia Conte e la società stanno facendo un grande lavoro: penso che ci sia poco da recriminare. Ovviamente, allargando il discorso all'Europa, essere fuori da ogni competizione rappresenta un'enorme delusione, ma credo che i discorsi sull'addio di Conte siano prematuri. Paragone con Mourinho per la gestione del gruppo? Mou ha fatto il Triplete, speriamo!

FIORENTINA - "Sono sorpreso e deluso dal club viola. Nelle mie previsioni d'inizio stagione, avevo messo la Fiorentina tra le possibili sorprese del campionato, perchè ha un centrocampo che è tra i più forti e talentuosi della Serie A. Vederla in questa situazione mi rende perplesso e dispiaciuto, anche se è altrettanto vero che è difficile uscire dalla cosiddetta spirale di risultati negativi nella quale sono incappati. Ci vogliono piccoli segnali, qualche partita positiva o risultato favorevole per consentire loro di esprimersi al meglio. Non penso sicuramente che la Fiorentina valga 9/10 punti in classifica. Merita di più".

CHIESA - "Ho giocato col padre di Federico, Enrico, e devo dire che è impressionante quanto lo ricordi nel fisico, nei movimenti e nel modo di calciare e crossare. Il fatto che sia andato alla Juventus gli ha tolto le grandi responsabilità che aveva a Firenze, dov'era visto come colui che doveva sempre risolvere le partite. Alla Juventus, in una rosa piena di grandi giocatori, è quasi uno dei tanti e questo secondo me potrebbe aiutarlo ad esprimersi al meglio: nell'ultima partita ha segnato un grande gol e ha colpi importanti. Non è semplice arrivare alla Juventus, che ha uno status diverso da ogni club italiano, però penso che possa fare molto bene e imporsi in bianconero".

IL SUO FUTURO - "Difficile dirlo, perchè viviamo un momento molto particolare ed è complicato svolgere questo mestiere nell'era del COVID-19. Molti club devono fare la formazione seguendo più i tamponi che le questioni tecniche, e inoltre c'è la questione economica. Dal canto mio aspetto, guardo più partite possibili in video, visto che non si può neanche andare negli stadi, e vedremo cosa succederà in futuro".