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Milan assente e San Siro vuoto: Ibra ci ha provato, nonostante tutto – Pioli “Niente alibi”

MILAN, ITALY - MARCH 08:  Zlatan Ibrahimovic of AC Milan shows his dejection at the end of the Serie A match between AC Milan and Genoa CFC at Stadio Giuseppe Meazza on March 8, 2020 in Milan, Italy.  (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Il Milan riflette sul suo momento

Redazione DDD

di Mattia Marinelli -

Nello strano pomeriggio di San Siro, Ibrahimovic ha opposto l’orgoglio del campione, Rebic ha attraversato la partita con insolita abulia, Hernandez si è sgonfiato e Bennacer ha giocato da pallido regista. Il Genoa, in corsa per la salvezza, era ben più motivato. I genovesi non avevano mai pensato di non scendere in campo. Diavolo senza pace, squadra spenta e troppo molle. Ibra non basta, a San Siro fa festa il Genoa. Molti gli errori, troppi e lo scadimento di forma probabilmente determinato anche dalle due settimane di sosta forzata. Theo Hernandez è il primo della lista: è come se avesse consumato tutta la benzina.

Da Pioli un calcio alle scuse: “Il futuro non mi preoccupa, andrà come andrà”. E Rangnick: “Nessun accordo col Milan a dicembre”. Stefano Pioli fatica a raccapezzarsi dopo aver assistito ad uno spettacolo che non aveva messo in conto, dopo aver illustrato una settimana di lavoro preparata bene. La disamina del tecnico, l’analisi di Pioli è chiara: E’ mancato il carattere. Dopo il primo gol sono venuti a mancare l’attenzione e l’applicazione. Giocare senza pubblico non è calcio. Noi non dovevamo cominciare la partita con un atteggiamento così leggero”. “Non dobbiamo cercare alibi, né per le porte chiuse né per le difficoltà societarie”, ammette con grande onesta Stefano Pioli che aggiunge: “In questo momento devo solo pensare al meglio e permettere al Milan di finire il campionato nel miglior modo possibile”.

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