Milan, tutti i discorsi portano a Suso: dal “fuoriclasse” di Giampaolo all’hashtag dei tifosi

di Mattia Marinelli -

Stefano Pioli corre vero il futuro e sta cercando di ridisegnare il suo Milan, chiedendo un surplus di disponibilità ai suoi giocatori. Il Milan contro il Lecce si è schierato con un 3-2-2-3, che tradotto in lettere è il vecchio WM inglese. L’esperimento è interessante, viste le occasioni create. Dal canto suo, Suso convive da sempre con le critiche, ma adesso i numeri dicono: solo un assist in 8 giornate. L’esterno destro rossonero sta vivendo un inizio di stagione molto complicato. L’insofferenza dei tifosi nei suoi confronti sta toccando vertici mai conosciuti in passato. Deve tornare a segnare.

Intanto, a vent’anni dallo sbarco del brasiliano in rossonero, c’è un altro laterale che fa sognare i tifosi, Thoe. Sulla sinistra Hernandez, insieme a Leao, può essere devastante: ci penserà Kessie a coprirgli le spalle. Anche la stazza fisica di Theo ricorda quella di Serginho. Piatek è invece passato dal Lecce al Lecce: dal poker di Coppa (col Genoa) 15 mesi fa, al ritorno al gol di domenica. L’attaccante del Milan è finalmente tornato a segnare. Con Giampaolo non c’era feeling e Kris lo ha fatto notare per primo. Un nuovo inizio che toccherà a Stefano Pioli prolungare il più possibile.

Le parole di un grande ex, Gianni Rivera: “Se non hai Pelè, inutile pensare ai top player. Linea verde ok non solo nel Milan ma anche in Nazionale. Boban e Maldini capiscono di calcio, bello tornare al vivaio. Io allenatore del Milan? Se me lo chiedono…ma ne hanno già uno”. Pioli, il tecnico in carica, lavora a livello psicologico per dare serenità e non vuole più passaggi all’indietro come con il Lecce. Nel suo credo calcistico, il pallone deve andare il più possibile nella metà campo avversaria, anche nelle situazioni di maggiore difficoltà. Lo stesso Pioli oggi comincerà a lavorare sulla tattica per la delicata trasferta di Roma.