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calcio italiano

Napoli, Francesco Baldini: “Da Sarri alla Juve mi aspettavo di più, Maksimovic riesce a fare coppia con Kooulibaly”

VINOVO, ITALY - JULY 13:  Juventus unveils new U19 head coach Francesco Baldini on July 13, 2018 in Vinovo, Italy.  (Photo by Valerio Pennicino - Juventus FC/Juventus FC via Getty Images)

Le parole del tecnico ed ex difensore di Napoli e Genoa

Domenico La Marca

Durante il programma "Taca La Marca" in onda su Radio Musica Television è intervenuto Francesco Baldini, tecnico ed ex difensore di Napoli e Genoa tra le tante, il quale si è soffermato sulle vicende del campionato italiano e su tanti altri temi. Lotta scudetto: "Non penso che il campionato sia finito, bisogna vedere la reazione della Lazio. Inoltre la Juventus ha partite difficili, aspetterei un attimo prima di dare sentenze. Sarà una lotta a due, non penso che l'Inter possa rientrare". L'Atalanta: "A parte i meriti di Gasperini che ha lavorato tanto, ci sono giocatori con grande forza e tecnica che esprimono un gioco eccezionale. Nella sfida secca in Champions League la squadra orobica non parte sconfitta con nessuno, potrebbe essere la sorpresa e la mina vagante del torneo." La Juventus di Sarri: "Il Napoli di Sarri ha espresso il miglior calcio degli ultimi anni e senza la Juventus avrebbe vinto qualche scudetto. Sarri è stato preso per confermare i risultati di Allegri e migliorare il gioco. Il cambiamento non è stato evidente, infatti ci si aspettava qualcosa in più da questo tecnico".

Francesco Baldini da giocatore del Napoli

Francesco Baldini da giocatore del Napoli

La difesa del Napoli: "In questo momento la coppia di centrali Maksimovic-Koulibaly è il punto di forza del Napoli. Le prestazioni del serbo hanno riportato in forma anche il senegalese, al momento sono una delle coppie più forti in Italia". Napoli: "Gattuso proverà a vincerle tutte fino alla fine. L'obiettivo Champions sarebbe miracoloso, ma in  questo modo si stanno gettando le basi per il futuro. Salvo imprevisti Gattuso sceglierà chi resta e chi va via". Cessione Koulibaly: "Se il Napoli vuole tornare a competere ad alti livelli, Koulibaly non è un calciatore da cedere. Se dovesse arrivare un'offerta improponibile allora sarebbe difficile trattenerlo". Ricordi di Napoli: "Parto dai tre allenatori: Boskov, con il quale ho conquistato il posto da titolare, Simoni, che è stato l'unico tecnico per cui ho pianto quando è andato via, ed infine Mondonico, con quel recupero straordinario in campionato concluso con una strana retrocessione. I ricordi sono tanti, essere il capitano per il Napoli è stata una bella emozione anche se non è stato semplice. Era un periodo difficile dopo Ferlaino, si erano rotti gli equilibri e poi si è arrivati al fallimento. Ho passato 7 anni e quei colori li sento addosso".

Aneddoto su Boskov: "Era un vero psicologo, in campo non faceva grandi cose, ma a livello mentale era incredibile. Se si perdeva una partita 3-0, aspettavamo la ramanzina e tornava trasmettendoci tanta serenità, la settimana dopo si vinceva e ci rimproverava per farci mantenere alta la concentrazione. Quando arrivò a Napoli mancavano 14 giornate, annunciò che ci saremmo qualificati in Coppa Uefa, obiettivo che venne vanificato da una rete di Delvecchio allo scadere dell'ultima giornata di campionato. Quando andò via da Napoli ci portò a cena e fummo tutti molto tristi". Cangiano: "So quanto io e il mio collaboratore abbiamo lavorato su lui a Roma. Ha qualità importanti, ricorda il primo Zola. Con me ha vinto campionato e supercoppa. Mi dispiace che abbia esordito con la maglia del Bologna e non con quella della Roma visto la trafila tra le giovanili del club capitolino. Nel vivaio giallorosso ci sono giocatori interessanti". Giocatori del futuro: "Nicolussi Caviglia è un predestinato, può fare il percorso di Marchisio. Ha tanta fame di calcio ed è diverso da tutti gli altri giovani. Un altro profilo interessante è Carnesecchi, è un buon prospetto. Potrei parlare di Greco della primavera del Torino. L'Atalanta anche nel settore giovanile ha grandi giocatori".

Una partita da rigiocare: "Rigiocherei la finale di Coppa Italia con il Napoli contro il Vicenza, a campi invertiti non l'avremmo mai persa. Vedere alzare la Coppa ai ragazzi qualche giorno fa è stata una grande emozione".

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