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Nicola Amoruso: “Genoa? Situazione preoccupante. Ronaldo possibile nuovo capocannoniere della Serie A”

REGGIO CALABRIA, ITALY - MAY 11:  Nicola Amoruso of Reggina celebrates during the Serie A match between Reggina and Empoli at the Stadio Oreste Granillo on May 11, 2008 in Reggio Calabria, Italy. (Photo by New Press/Getty Images)

Nicola Amoruso, ex giocatore di ben 13 squadre di Serie A, tra cui Juventus, Napoli, Reggina, Sampdoria, Torino, Atalanta, ha espresso la sua opinione sul caso di positività al Covid19 dei 14 giocatori del Genoa, sulla nuova Juventus di Andrea...

Redazione DDD

I 14 casi di positività al Covid del Genoa pensi siano un campanello d’allarme che prelude ad una nuova sospensione del campionato?

"Credo che ci sia da preoccuparsi - ha risposto Amoruso a SuperNews - Quella del Genoa è una situazione delicata, che potrebbe portare a una falsificazione del campionato. Esiste un pericolo abbastanza evidente. Le società possono e devono applicare le misure sanitarie e sottoporre i tamponi due o tre volte a settimana, ma di più non possono fare. Se dovessero verificarsi altri casi di positività al virus, credo si corra un grosso rischio".

Nicola Amoruso al Parma

Pensi che nella testa dei giocatori cambi qualcosa nell'approccio alla partita essendo consapevoli del rischio contagio?

"Una volta entrati in campo, i giocatori pensano a giocare la partita, non pensano ad altro. Credo che la consapevolezza del rischio di essere contagiati perda un po' della sua influenza durante un match".

Rimanendo in tema Genova, ma approdando sulla sponda blucerchiata, da ex giocatore della Sampdoria, cosa pensi della squadra di Ranieri?

"Non ha avuto una partenza brillante, tuttavia sono convinto che Ranieri, essendo un allenatore di grande esperienza, troverà la giusta chiave per ripartire. La Sampdoria è una squadra che può fare un buon campionato. La sconfitta contro il Benevento sicuramente è stata pesante, soprattutto sul piano morale, ma la squadra blucerchiata ha dei giocatori importanti in grado di risollevare le prestazioni e le sorti del club".

Con la Juventus, dal 1996 al 1999, hai collezionato tanti trofei, tra cui due scudetti, una Coppa Intercontinentale e una Supercoppa Uefa. Oggi la Juventus è sotto la guida di Andrea Pirlo. Secondo te, che tipo di impronta ha dato alla squadra?

"E' ancora presto per parlare di "impronta", dal momento che Andrea ha avuto poco tempo per lavorare con il gruppo. Si è intravisto qualcosa, ma ci vorrà ancora del tempo per capire i meccanismi e le dinamiche di squadra. E' normale che ci sia grande aspettativa su di lui. Credo che ciò che Pirlo possa dare ai bianconeri rispetto a Sarri sia la capacità di gestire un gruppo di campioni, essendolo stato lui per primo. Saprà quali corde toccare per far arrivare al massimo il rendimento dei suoi giocatori".

L'Inter ha fatto un mercato importante, portando in nerazzurro giocatori come Vidal, Hakimi, Kolarov. Credi sia la squadra con la rosa migliore della Serie A?

"E' una squadra molto competitiva. Sulla carta, credo che il valore tecnico dei nerazzurri equivalga a quello della Juventus. Sarà una corsa a due per lo scudetto. Conte è andato all'Inter con l'obiettivo di vincere, quindi contenderà lo scudetto ai bianconeri. La Juventus dovrà difendersi dal "pericolo Conte", un allenatore con una grande rosa e che punta in alto".

Sei stato uno degli attaccanti più prolifici della Serie A, con 113 gol nelle 13 squadre in cui hai giocato. Chi potrebbe aggiudicarsi in questa stagione il titolo di nuovo capocannoniere? La lotta è ancora tra Immobile e Lukaku?

"Sì, ma ricordiamo che c'è sempre Cristiano Ronaldo. Mi stupisce sempre, per la sua fame di gol e per quello che rappresenta. Il portoghese è partito molto bene, credo che sarà lui ad aggiudicarsi il titolo di capocannoniere della Serie A"

In Champions League, quale girone delle italiane ti sembra il più difficile da affrontare?

"Credo che i gironi si equivalgano a livello di difficoltà. Il girone dell'Inter, tuttavia, credo sia più insidioso di quello della Juventus, che nel suo gruppo incontrerà il Barcellona, ma un Barcellona in fase calante. Al contrario, nel girone dei nerazzurri, oltre al Real Madrid, compare lo Shakhtar Donetsk, una squadra con un'esperienza importante nelle competizioni europee".

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