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SIMONE FARA' BENE, GARANTISCE ORLANDONI

Paolo Orlandoni: “Inzaghi scelta perfetta – Felice di allenare i portieri nel Sassuolo”

SESTO SAN GIOVANNI, ITALY - FEBRUARY 22:  Head coach FC Internazionale Armando Madonna (R) and  Paolo Orlandoni chat during the Primavera 1 match between FC Internazionale U19 and Genoa CFC U19 at Stadio Breda on February 22, 2020 in Sesto San Giovanni, Italy.  (Photo by Claudio Villa - Inter/Inter via Getty Images)

Paolo Orlandoni, ex portiere, tra le tante, di Inter, Reggina, Bologna, Lazio, Piacenza, oggi è preparatore dei portieri del Sassuolo. Da terzo portiere dell’Inter, dal 2005 al 2012 Orlandoni ha vinto il triplete 2009-2010.

Redazione DDD

Orlandoni sull’Inter di Simone Inzaghi, e sul suo ruolo da allenatore dei portieri del Sassuolo. Ma anche sulla sua storia: "Sono cresciuto nell’Inter. Per me, che venivo da un’altra città, è stato un salto nel buio andar via di casa a 14 anni per andare a giocare nel settore giovanile dei nerazzurri. E’ stato difficile. Tuttavia, i sacrifici si fanno per inseguire i propri sogni. Quando sono diventato più grande, verso i 18 anni, sono andato in giro per la Serie C, in varie città d’Italia, per ‘farmi le ossa’, per poi approdare nella Reggina, in Serie B, giocando da titolare e conquistando la prima storica promozione in A con la maglia amaranto. Fu un successo inaspettato e incredibile, per la città, il gruppo e anche per me, perché non eravamo una squadra costruita per vincere un campionato. Questo traguardo ha rappresentato un salto di qualità per la mia carriera, perché vincere un campionato di Serie B da protagonista e disputare un campionato di Serie A l’anno dopo mi ha permesso di affermarmi in un’altra categoria, realizzando il sogno di giocare nella massima serie".

 Mandatory Credit: Claudio Villa /Allsport

Mandatory Credit: Claudio Villa /Allsport

Il Triplete interista raccontato a Super News: "Abbiamo una chat dove scriviamo molto spesso. Il legame è rimasto intatto, nonostante siano passati 11 anni. A volte ci si sente telefonicamente, a volte ci si mette d’accordo per vedersi da qualche parte. E’ come se ci vedessimo ogni giorno. Questo è il bello di quel gruppo: tutti partecipano attivamente in questa chat, e questa è la dimostrazione di un affetto a cui basta poco per essere alimentato. Personalmente, ho sempre cercato di comportarmi bene, rendendomi disponibile con tutti e allenandomi al 120%. Penso che questa mia qualità sia stata riconosciuta da tutti, e mi ha permesso di esaudire qualche ambizione personale. La gratificazione che ricevo dalla gente e dai compagni mi permette di essere felice e appagato della scelta che ho fatto".

Che gruppo è quello dell’Inter di Inzaghi? Che impressione hanno fatto i nerazzurri in queste prime due giornate di campionato? "Mi sembra un gruppo importante, ben assortito, cementato dal lavoro svolto in questi anni e da mister Conte, che ha portato l’Inter alla vittoria dello scudetto. Quest’anno sono state fatte delle cessioni importanti, ma sono stati acquistati dei giocatori altrettanto importanti. Inoltre, penso che la scelta di Simone Inzaghi sia stata molto intelligente, perché lo ritengo un allenatore di prospettiva, molto empatico, che sa far giocare bene la squadra. Affidare a Inzaghi questo gruppo, secondo me, è stata una scelta perfetta. Sono sicuro che faranno bene, hanno alle spalle un bel progetto sportivo e penso che lo porteranno avanti.

Oggi da preparatore dei portieri del Sassuolo. Come si sta trovando Orlandoni? "E' quello che ho sempre sognato di fare. Adesso sono quasi 10 anni che alleno, ho avuto esperienze sia in Italia sia all’estero. Sono felicissimo di essere approdato al Sassuolo, una società importante, seria, con prospettive importanti. Per questo, essere chiamato per allenare i neroverdi mi ha fatto piacere, ne sono onorato, mi ha stimolato nuovamente a cambiare, ancora una volta, i piani della mia vita. Cerco di trasmettere quello che è stato il ruolo del portiere per me, quali siano le cose importanti sia da un punto di vista tecnico che psicologico, a ragazzi di nuova generazione ma già di altissimo livello. Per questo, essere arrivato qui a Sassuolo è uno step importante della mia carriera".

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