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Prima provoca, poi rimedia: Giampaolo si salva con i cambi

GENOA, ITALY - OCTOBER 05: Marco Giampaolo head coach of AC Milan during the Serie A match between Genoa CFC and AC Milan at Stadio Luigi Ferraris on October 5, 2019 in Genoa, Italy. (Photo by Paolo Rattini/Getty Images)

Solito Milan nel primo tempo, altra musica con Leao e Paquetà

Redazione DDD

di Mattia Marinelli -

Il tecnico rossonero dopo il 2-1 al Genoa: “Mai sanguinare davanti agli squali, volevo una risposta di carattere. Paquetà? Ottimo giocatore ma ne ho tanti...”. Giampaolo se l’è giocata a modo suo, a lui piace sorprendere, piace verticalizzare il pensiero, non fa equilibrismi e non fa possesso palla. C'è vita sul pianeta Milan dunque, la squadra va sotto, Giampaola lo cambia: è rimonta, decisivi gli ingressi di Paquetà e Leao. Milan salvato da un quarto d’ora di fuoco, il primo del secondo tempo. Il Milan del primo tempo era pallido, ma Leao e Paquetà cambiano il volto dei rossoneri, regalando qualità e geometrie.

Reina ha sfatato la leggenda che moltiplica le energie di chi gioca in casa a Marassi. Tifosi del Milan in tumulto ma finale con il sorriso per Giampaolo. Il tecnico genoano passa dalla sfida spareggio con Giampaolo al derby degli esoneri in uno sventurato derby don Di Francesco. La vittoria cambia il colore del panorama, ma il Milan resta una squadra strana capace di crollare e rialzarsi improvvisamente. I voti più alti, 7, a Paquetà (E’ lui a prendere il mano il Milan e dargli coraggio) e a Leao (Avessero tutti la testa sgombra come lui).

Tra i due allenatori in bilico vince, ma non senza brividi, Marco Giampaolo, autore di scelte provocatorie all’inizio ma poi illuminato nel rimediare nella ripresa: “Volevo che la squadra uscisse a testa alta e senza sanguinare davanti agli squali”. Reina lo inguaia, Reina lo salva, il tecnico soprattutto si salva con i cambi. A un passo dal precipizio, il Milan si è rialzato. Qualche scelta incomprensibile fra il primo e il secondo tempo, ma il Milan perde la superiorità numerica perché gli manca maturità nel gestire il palleggio. Arbitro Mariani, voto 6: giusto il rigore a favore del Milan, esagerata la punizione dell’espulsione a Biraschi. L’espulsione di Calabria è consona. Il Milan non ribaltava una situazione di svantaggio dal febbraio di quest’anno, quando la rimonta andò a segno ai danni dell’Atalanta.

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