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Robert Jarni: “Mandzukic e Sarri? Mario aveva già avuto problemi con Guardiola…”

YOKOHAMA - JUNE 13:  Carlos Tenorio of Ecuador takes the ball past Robert Jarni of Croatia during the FIFA World Cup Finals 2002 Group G match played at the International Stadium Yokohama, in Yokohama, Japan on June 13, 2002. Ecuador won the match 1-0. DIGITAL IMAGE. (Photo by Alex Livesey/Getty Images)

Intervista esclusiva a Robert Jarni

Domenico La Marca

Robert Jarni è stato uno dei migliori terzini europei a cavallo tra gli anni novanta e duemila, togliendosi delle grandissime soddisfazioni soprattutto in Italia e con la magllia della Croazia, con la quale ha raggiunto uno splendido terzo posto nel modiale di Francia '98. In esclusiva a Derbyderbyderby.it è intervenuto PROPRIO Robert Jarni, il quale si è soffermato sul calcio italiano, sulle sue esperienze passate e su tanto altro, ecco quanto emerso:

L'esperienza in panchina -“Negli ultimi tre anni ho allenato l'under 19 e l'under 20 croata, ma non è stato facile, visto che avevo a disposizione i ragazzi davvero per pochi giorni. Sono un allenatore che necessita di un contatto quotidiano con i suoi calciatori, Davor Suker mi ha prospettato la possibilità di andare in India al North East United e non ci ho pensato due volte.”

Inter-Juventus e la corsa scudetto - “Ho visto una partita molto bella, che ha dimostrato che il campionato, nonostante il risultato del Meazza, è ancora aperto. L'Inter si è rinforzata, parliamo di una buonissima squadra, guidata da un tecnico molto bravo come Conte. Il Napoli è un po' indietro, ma conoscendo Ancelotti, credo che nel giro di poche partite potrà recuperare il terreno perso. Sarà una lotta a tre tra Juventus, Inter e Napoli. Ovviamente mi auguro che vincano i bianconeri.”

La Juventus di Sarri - “Con Sarri la Juventus ha cambiato totalmente filosofia, offrendo un gioco completamente diverso rispetto a quello proposto da Allegri. Nelle prime uscite ufficiali la Juventus ha avuto delle difficoltà in fase difensiva dipese anche da un pressing non pienamente collaudato. Adesso la compagine bianconera ha registrato il pacchetto arretrato e può contare su un potenziale offensivo davvero eccezionale.”

Mandzukic - “Mi dispiace per Mario Mandzukic, al Bayern con l'arrivo di Guardiola ha vissuto un'esperienza simile a quella che sta attraversando adesso. E' un centravanti che dà l'anima in campo e con Ronaldo aveva trovato un'alchimia perfetta. Il Manchester United sarebbe la soluzione migliore per lui.”

Esperienze italiane - “Ho vissuto tanti spogliatoi, sicuramente a Torino si era formata una bella famiglia, ma ovviamente non posso dimenticare l'anno con la maglia della Juventus, il club più organizzato in cui mi sono cimentato. In quell'anno bianconero eravamo tantissimi campioni, riuscimmo a vincere campionato, che mancava da un po', e coppa Italia, peccato per la sconfitta in coppa Uefa con il Parma.”

La tattica e la Juventus di Lippi -“In Italia in quegli anni la tattica era fondamentale, con la Juventus alla seconda giornata perdemmo in trasferta con il Foggia, mister Lippi ritornati a Torino ci disse che dovevamo seguirlo alla lettera e chi si sarebbe preso lui le responsabilità di un eventuale andamento negativo ma le cose andarono nel migliore dei modi.”

La sua Croazia targata mondiale - “Siamo maturati nella ex Jugoslavia, poi c'è stata quella maledetta guerra... . Ci siamo rimboccati le maniche soprattutto nei primi anni dove abbiamo fatto tanti sacrifici economici per dare lustro alla nostra nazionale, queste difficoltà ci hanno unito, ed in Francia abbiamo realizzato un qualcosa di davvero emozionante con il terzo posto al mondiale.”

Giovani talenti croati - “Brekalo è un calciatore già di livello importante, ma ci sono tantissimi talenti in Croazia di cui non farò i nomi. I nostri giovani non devono montarsi la testa, hanno bisogno di lavorare tanto e di pensare solo alla loro crescita. Inoltre i nostri talenti non dovrebbero lasciare troppo presto il campionato croato, solo dopo aver raggiunto i 23-24 anni potrebbero pensare di imporsi all'estero.”

Manca un 10 ma - “In Italia manca un vero 10, non vedo un erede dei vari Totti, Baggio, Del Piero e Zola, però mi piace tantissimo Zaniolo.”

Brozovic - “Brozovic è uno che sporca tantissimi palloni, facendosi rispettare in fase di interdizione e comunque offrendo un'eccelsa qualità, sono rimasto colpito dalla prestazione che ha offerto contro la Juventus. E' stato strepitoso.”

Torino - “In questo Torino vedo il cuore granata, inoltre apprezzo molto Mazzarri ed in attacco possono contare su Belotti, un centravanti di grande spessore.”

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