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Sabri Lamouchi: “Eriksen in difficoltà? Anche Zidane…A Parma il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto”

NOTTINGHAM, ENGLAND - JUNE 28: Sabri Lamouchi the manager of Nottingham Forest issues instructions during the Sky Bet Championship match between Nottingham Forest and Huddersfield Town at City Ground on June 28, 2020 in Nottingham, England. (Photo by Laurence Griffiths/Getty Images)

L'ex giocatore di Inter e Parma oggi allena il Nottingham Forest

Domenico La Marca

Durante il programma "Taca La Marca" in onda su Radio Musica Television è intervenuto Sabri Lamouchi, tecnico del Nottingham Forrest ed ex centrocampista di Inter e Parma tra le tante, il quale si è soffermato sulle vicende del campionato italiano e su tanti altri temi. La ripresa del calcio: "Il momento è particolare in tutto il mondo, il calcio sta riprendendo e noi stiamo giocando tante partite in pochi giorni. È bello poter tornare in campo, purtroppo siamo senza tifosi e questa è la cosa più brutta. È importante terminare i campionati e cercare di tornare alla normalità". Parma-Inter: "Sono due mie ex squadre, sono contento per Gervinho, mio ex calciatore, che ha fatto una grande partita. Il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto, c'è una differenza di qualità, ma i ducali stanno lavorando molto bene. Complimenti all'Inter che ha dimostrato tanta fame e tanta voglia di vincere". Eriksen: "Non si discute la sua qualità, è un giocatore importante. Ricordo nel '96 quando Zidane arrivò alla Juventus ed ebbe tante difficoltà, dopo 6 mesi dimostrò tutto il suo valore. Sono convinto che Conte troverà la giusta soluzione e che Eriksen potrà esprimersi al meglio, anche perché il danese ha bisogno ancora di adattarsi, visto le notevoli differenze tra Serie A e Premier League".

Kessie-Milan: "Sono sorpreso dal suo rendimento, lo conosco da quando era giovane e al Milan quest'anno è stato superato da Bennacer, che ha molta più qualità. Ciò significa che il Milan ha giovani di spessore". Il mercato dell'Inter: "Hakimi è un grande colpo. È il giocatore ideale per il sistema di gioco di Conte. Tonali è una grande promessa italiana, ha un futuro brillante, se l'Inter ci punta ciò significa che c'è un progetto a lungo termine." Sarr e Bensebaini: "Il Watford ha speso tanto per Sarr ma il ragazzo ha tanta qualità e potrebbe ripagare pienamente la fiducia riposta dalla compagine inglese. Bensebaini è un profilo diverso, può giocare sia da centrale che da esterno, segna ed ha tanti margini di miglioramento. Il Borussia con lui e Thuram ha scommesso su giovani dal grande potenziale, conquistando la qualificazione in Champions League". Il Lione in Champions: "Lo stop della Ligue 1 è stata una sorpresa visto che tutti hanno ripreso. È stata presa una decisione affrettata ma era un momento molto difficile, ci potrebbero delle conseguenze importanti per il futuro. Il Lione è uno dei migliori club con grandi giocatori di talento, avranno il problema della tanta inattività. In virtù del risultato dell'andata possono passare il turno, ma la Juve difficilmente sbaglia le sfide decisive".

Pellegri: "Gli infortuni lo stanno perseguitando da molto tempo, ha talento, è molto giovane ma è stato davvero sfortunato. È stato un buon acquisto per il Monaco ma ha ancora molto tempo. Avevo pensato di prenderlo quando ero al Rennes". Aouar-Juve, Osimhen-Napoli: "Sono compatibili con le squadre accostate, specialmente Osimhen che può dare maggiore velocità e profondità. Aouar è un talento puro e con il gioco della Juventus può fare molto bene". Il futuro: "Quando giocavo in Francia, l'Italia è sempre stata la mia ambizione. Ora sono felice in Inghilterra, ma in futuro mi piacerebbe tornare in Italia". Un tecnico che ha lasciato il segno: "Il numero uno è Arrigo Sacchi, non ho lavorato molto con lui, ma sono bastati pochi mesi per capire la sua grandezza. Malesani è stata una sorpresa, ha tanta passione per il gioco. Ho avuto molti tecnici  ma questi due mi hanno lasciato il segno".

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