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Sergio Volpi e i suoi derby di Genova: “Nell’anno della promozione 3 vittorie con la Samp, grandissime emozioni”

UDINE, ITALY - MAY 15: Sergio Volpi of Sampdoria shoots during the Serie A match between Udinese and Sampdoria at at Friuli Stadium May 15, 2005 in Udine, Italy. (Photo by New Press/Getty Images)

Sergio Volpi, il metronomo di Novellino, e i derby della Lanterna

Domenico La Marca

Durante il programma "Taca La Marca" in onda su Radio Musica Television è intervenuto Sergio Volpi, ex calciatore e capitano della Sampdoria, il quale si è soffermato sulla ripresa del calcio e su tanto altro, ecco quanto emerso. La ripresa del calcio: "Non ero favorevole al ritorno in campo, assistere alle partite di Bundesliga senza tifosi è molto triste, inoltre bisogna rispettare le persone scomparse a causa del virus". Scadenze contrattuali: "Tra poco ci saranno delle nuove regole e il termine della scadenza sarà prorogato. Il contratto sarà rispettato e il calciatore avrà la possibilità di accasarsi altrove o rinnovare. Il problema principale sarà quello di garantire la sicurezza in campo". Le 19.30: "Non va mai bene a nessuno, qualunque decisione sia presa. Bisogna rispettare le scelte della Lega, ma questo mi sembra l'ultimo dei problemi". Tonali: "Sandro ha dimostrato già l'anno scorso le sue qualità e in questa stagione le ha riconfermate. Mi dispiace per la situazione di classifica del Brescia, visto che in caso di salvezza del club consiglierei al ragazzo la permanenza per un altro campionato nel sodalizio lombardo. La prima cosa che mi ha colpito di Tonali era la sua capacità di stare avanti a tutti, sapeva quello che voleva ed anche a livello mentale faceva la differenza in campo".

Sergio Volpi in azione a Marassi contro la Roma

Novellino: "Non posso che parlare bene di lui. All'inizio della nostra conoscenza il rapporto non era dei migliori, ci fu un momento in cui volevo andare via dal Venezia, poi ha avuto ragione lui e rifiutò di mandarmi, dandomi sempre più fiducia. È una persona che sa e vive di calcio e questo è ciò che pensano la maggior parte dei giocatori che sono stati allenati da lui". Mazzarri: "Ci sono dinamiche che spesso non vanno come si vuole. Fino a dicembre c'era un buon rapporto, poi qualcosa si è rotto. Speravo di chiudere diversamente la mia esperienza alla Sampdoria, dopo gli ottimi risultati della squadra e il mio poco impiego decisi di andare via". Interesse del Real Madrid: "Con il Real Madrid c'è stato un interessamento quando Sacchi faceva parte del club spagnolo. Mi volevano in prestito ma la proposta fu rifiutata dalla Sampdoria. Poi ebbi un'occasione di andare in Giappone, ma a 32 anni decisi di restare a Genova". Stagione Sampdoria: "Questa non è una stagione positiva, ma questi sono i rischi quando si cambiano diversi giocatori, pertanto può capitare di affrontare un'annata più difficile. Sono convinto che la Sampdoria si salverà". Simone Inzaghi: "Quando l'ho conosciuto era ancora un giocatore nel pieno della sua maturità nonostante gli acciacchi fisici. Non pensavo che potesse diventare allenatore a così alti livelli. Quando ha smesso di giocare ha studiato molto, gli devo fare i complimenti per quello che è stato capace di creare alla Lazio".

Gol da ricordare: "Ne ho fatti pochini, ma ci tengo alla rete siglata contro l'Inter mentre ero al Venezia dopo 20 secondi, partita che vincemmo 3-1. Sono legato al gol promozione a Bari. Poi ce ne sono altri con la maglia della Sampdoria come quello contro la Reggina". L'emozione del derby della Lanterna: "Mi ricordo i primi derby nell'anno della promozione, dove ne giocammo 3 e li vincemmo tutti. È una partita particolare, bella da vivere, c'è tanta carica da parte dei tifosi che ti danno un qualcosa in più. Sono grandissime emozioni, difficili da descrivere".

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