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Stefano Pioli non ha mai battuto la Juventus: ce la farà pochi giorni dopo il derby perso in rimonta?

MILAN, ITALY - OCTOBER 31:  AC Milan coach Stefano Pioli issues instructions to his players during the Serie A match between AC Milan and SPAL at Stadio Giuseppe Meazza on October 31, 2019 in Milan, Italy.  (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Milan-Juventus: c'è Posta per il Classico italiano

Redazione DDD

di Mattia Marinelli -

I conti si faranno a maggio, il Milan non ha ancora scelto l'allenatore del futuro, l'impegno di Elliott resta a lungo termine, l'ad Gazidis continua ad avere il totale e completo supporto della proprietà, le diversità di vedute ci sono, ma la proprietà non ha interpretato l'uscita di Maldini su Rangnick come una dichiarazione di guerra. Il  segnale di rottura di Maldini è la frase su Ibra e Kjaer, rispetto alla politica di Elliott dei giovanotti dallo stipendio ridotto. Gazzetta, Maldini: “Rangnick non è da Milan…”. E Pioli prende fiato: “Vedrete chi siamo”. Il tecnico è concentrato solo sul presente rossonero e non sul suo futuro. Maldini ha chiarito la sua visione su Rangnick, mentre sullo sfondo resta il nome di Marcelino che non scalda particolarmente Zvone e Paolo.

Insomma, come ai bei tempi, Paolo Maldini è intervenuto in tackle. Non per fermare un avversario, ma per difendere il lavoro fatto fin qui da Stefano Pioli: “Siamo contenti di Pioli, ma ci auguriamo un finale di stagione super. Ibra e Kjaer troppo poco per far crescere i giovani”. Intanto in Milan-Juve dopo 5 anni torna lo scontro tra re, Ibrahimovic e CR7. Gli ultimi Samurai hanno dato in carriera 1261 colpi di lama: milleduecentosessantuno gol. Entrambi vogliono graffiare una volta in più, soprattutto davanti al vecchio nemico.

La Coppa Italia è una priorità per arrivare in Europa e guadagnare le chances di conferma. Pioli: “La Juve l’avversaria migliore dopo il derby. Affrontiamo i migliori d’Italia, dimostriamo che non siamo da meno. Le voci sul nuovo tecnico? Penso solo agli obiettivi che dobbiamo centrare”. Nei suoi 18 incroci da allenatore con la Juventus non ha mai vinto, e l’ultimo dei tre pareggi risale a quasi otto anni fa. I precedenti non sono dei migliori, ma Pioli vede l’andata della semifinale di coppa Italia come l’occasione migliore dopo la sconfitta nel derby: “Continuità e determinazione per 95 minuti”.

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