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LA CARICA DEL BOMBER BELGA DEI VENEZIANI

Venezia, Thomas Henry: “A Genova la gara più importante dell’anno”

Venezia, Thomas Henry: “A Genova la gara più importante dell’anno” - immagine 1

Venezia, i buoni propositi di Henry: "Voglio diventare un attaccante completo, un po' alla Vlahovic, che può fare tutto, voglio essere più completo possibile"

Redazione DDD

Ottenuto il pass per gli ottavi di Coppa Italia con la vittoria sulla Ternana per 3-1, il Venezia torna subito a pensare al campionato. Domenica ci sarà la Sampdoria a Marassi e Thomas Henry ha fatto il punto della situazione nella conferenza stampa settimanale dei lagunari: "Penso di dover e poter fare meglio, con la squadra mi trovo bene, quando arrivi in Italia da un campionato estero c'è sempre bisogno di un po' di tempo per ambientarsi. Sto imparando velocemente, posso fare anche di meglio e sono sicuro di poter crescere tanto con il passare del tempo. I difensori e la tattica delle squadre in generale. In Belgio ci sono più spazi perché tutte le squadre puntano a fare gol, qua invece le squadre sono compatte, è difficile trovare spazio tra le linee e penso ci siano i più forti difensori del mondo. E' impressionante come un giocatore italiano impara a difendere, è molto difficile fare gol a queste squadre".

Venezia, Thomas Henry: “A Genova la gara più importante dell’anno”- immagine 2

Sul bilancio di questa prima parte di campionato e sulle prossime gare con Sampdoria e Lazio? "Penso che abbiamo disputato un'ottima prima parte di anno, ma possiamo fare di meglio come tutte le squadre, magari 2-3 punti in più penso sia possibile averli. Comunque abbiamo 6 punti sul terzultimo posto quindi il giudizio sull'avvio di campionato è positivo e per la seconda parte dell'anno la cosa è positiva, contro Lazio e Sampdoria ci proveremo, soprattutto con la seconda sarà importante. Finire l'anno con un buon risultato sarebbe molto positivo e penso che quella di Genova sarà la gara più importante. Sono in buoni rapporti con tutti i compagni, quando sono arrivato non è stato semplice perché non parlavo italiano, ma sto imparando velocemente la lingua per poter parlare con tutti. Lo faccio perché sono fatto così, mi piace frequentare i compagni fuori dall'allenamento, perché penso non sia solamente calcio quando giochi all'estero, è anche un'opportunità per imparare di più fuori dall'allenamento. Per quanto riguarda la seconda domanda è difficile, abbiamo preso tanti punti con le grandi, ma poi ne abbiamo persi negli scontri diretti, dobbiamo fare bene per tutti e 95 i minuti, dobbiamo stare concentrati in tutto l'arco del match".

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