A Bari gli animi sono tutt'altro che placati a causa della stagione in corso che non sta dando i risultati sperati: sedicesimo posto e appena 17 punti dopo le prime diciotto giornate del campionato cadetto. Un andamento lento che ha fatto si che un utente sui social si sia sentito libero e giustificato di attaccare la famiglia di Gaetano Castrovilli, scrivendo sul profilo Instagram della moglie: "Che il cancro vi divori tutti! Che i vostri figli e tutto ciò che avete muoiano!". Immediata la denuncia della moglie Rachele Risali e della società pugliese.
Serie B
Bari, Castrovilli attaccato sui social: il capitano Vicari prende posizione

Probabilmente il messaggio è stata inviato per protestare contro un Bari che non conquista una vittoria dal lontano 2 novembre, nella sfida casalinga contro il Cesena poi terminata 1-0, ma non è certo questo il modo per farlo. Ciò che conta nel mondo del calcio, dovrebbe essere il divertimento, come confermato anche dal capitano biancorosso Francesco Vicari, che ha prontamente difeso il compagno tramite un post social in qui ha scritto: "Questo sport nasce come un gioco ed è inaccettabile ricevere insulti del genere". Poi Vicari ha rincarato la dose aggiungendo: "Ho visto bambini in difficoltà. È disgustoso augurare la malattia a qualcuno".

Bari, Castrovilli difeso da Vicari: il post social del capitano biancorosso
—Il difensore del Bari ha fatto sentire la sua vicinanza alla famiglia Castrovilli. Attraverso i propri canali social ha pubblicato un post in cui ha affermato di prendere le distanze da qualsiasi commento offensivo, sia nei confronti del compagno di squadra, che in linea generale, verso chiunque abbia a che fare con il mondo del calcio o meno. Vicari a scritto: "Quando ho letto queste parole sono rimasto davvero disgustato. Non capisco come sia possibile augurare a qualcuno una malattia. È un atto gravissimo che sconfina anche nella vita quotidiana. Infatti, non penso solo a chi ha ricevuto le minacce come in questo caso, ma alle persone che lottano ogni giorno contro brutte malattia".
Ma non solo, perché il trentunenne ha anche aggiunto di aver visto tanti bambini soffrire: "Ho visto bambini malati che nonostante tutto volevo giocare e divertirsi". Infine, Vicari ha concluso innescando una riflessione morale sul calcio, troppo spesso dimenticata da tutti. "Credo si sia dimenticato che il calcio è solo un gioco e dovremmo divertirci tutti insieme. Non posso accettare questi atteggiamenti. Dobbiamo eliminare la rabbia e riprendere in mano i veri valori della vita".
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