La presentazione del nuovo mister in vista della prossima stagione, in salita per i rossoblù che ripartiranno dalla categoria cadetta:
Il tecnico dei sardi si presenta
Cagliari, presentato Liverani: difesa a 4 e centrocampo a 3, ecco il mio modulo!
“Sono molto positivo, per me è un'opportunità importante. Io e il Cagliari ci siamo trovati nel momento giusto poiché entrambi veniamo da un periodo negativo. Credo che questa sia una squadra già competitiva. Ho osservato tante volte durante le sue gare, per il campionato di serie A aveva sicuramente una rosa di qualità. E' normale che dopo un’annata come questa ci saranno degli strascichi mentali. Verrà fatto un ragionamento completo. Abbiamo un direttore sportivo di qualità per cui sono fiducioso e sereno.

Sarà un campionato impegnativo, diverso dalla serie A. Ci sono tante squadre competitive, Bari, Brescia, Palermo. L'obiettivo è quello di essere competitivi sin dal primo giorno. Sarà importante dare una identità, chi arriva deve portare entusiasmo senza dimenticare da dove viene. Chi invece resta deve trasmettere fiducia a chi viene per la prima volta. Non possiamo aspettarci che sia la gente a darci motivazione, dobbiamo essere noi a trascinare tutti. Ogni campionato ha le proprie difficoltà, quello che posso garantire è che la mia squadra dovrà lottare per ogni partita. Ci saranno dei pareggi e delle sconfitte ma noi giocheremo per vincere sempre. La serie B è difficile ma stimolante. Ho grande rispetto dei calciatori, della proprietà e dei tifosi: tutti e tre dovranno andare nella stessa direzione.
Nell'ultima gara pensavo che il Cagliari potesse salvarsi invece non è stato così. Io ho parlato con la società di come affrontare la situazione. Alcuni giocatori non faranno parte del progetto ma questo non vuol dire che la separazione indichi una frattura tra le parti. Io per il mio calcio analizzerò i giocatori, chi è in linea con il mio pensiero sarò felice di valutarlo. Io ho la mia idea che è quella di una squadra che abbia la volontà di costruire in campo, di stare nella metà campo avversaria il più possibile. Non importa se il gioco si costruisce dal basso o meno, l'importante è che seguano bene ciò che mi interessa.
Il modulo? Prevede una difesa a 4 e un centrocampo a 3, per il resto osservo il mercato e vediamo come comportarci con l'attacco. Negli ultimi anni c'è stata una crescita importante del settore giovanile del Cagliari, credo che tra loro ci siano degli elementi interessanti. Il ritiro serve anche a questo, per capire. Alla fine del mercato credo si aggregheranno 3 o 4 giocatori della Primavera in pianta stabile. L'idea è quella di non voler trattenere nessuno contro voglia, sarebbe controproducente. Chi viene a Cagliari lo deve fare per un punto di arrivo e non di partenza. Non abbiamo nulla da invidiare. Ci sono giocatori in dubbio, le trattative sono aperte. Bisogna far combaciare l'aspetto tecnico-tattico e anche economico. Non mi sbilancio sui nomi. Aspettiamo fine mese per le autorizzazioni e quindi per aprire le porte al tifoso.
Per scelta non credo sia rispettoso parlare dei problemi precedenti degli altri allenatori, per quanto riguarda lo spogliatoio la responsabilità è mia sia per la gestione del comportamento dentro e fuori dal campo. Dal 3 luglio il gruppo dovrà compattarsi e cercare di diventare squadra il prima possibile.
Il mio passaggio dalla primavera alla prima squadra? Un episodio in particolare ricordo, la partita all'Olimpico con la Lazio dove io ero stato squalificato nella giornata prima in occasione della gara in fatta con la Primavera e non potetti giocare. Mi dispiacque molto”.
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