derbyderbyderby calcio italiano serie b Il Cavalluccio marino contro il Canarino, i simboli di Cesena-Modena
SERIE B

Il Cavalluccio marino contro il Canarino, i simboli di Cesena-Modena

Samuele Dello Monaco
Il Cesena cercherà di sfruttare il fattore campo e l'intensità agonistica per imporre il proprio ritmo. Il Modena sarà chiamato a una prova di solidità e organizzazione, per colpire in ripartenza.
00:36 min

Le luci del "Manuzzi" si accendono per un venerdì sera che sa di storia e rivalità. La 14esima giornata di Serie B ci regala un derby emiliano: Cesena contro Modena. Non è solo una partita di calcio: è un capitolo del grande romanzo della Via Emilia, uno scontro tra Romagna ed Emilia che va oltre i novanta minuti.  Osservando la classifica che accompagna questa vigilia, si intuisce subito il peso specifico della posta in palio. Si affrontano due squadre tra le prime quattro del campionato.

Per il Cesena, l'occasione di agganciare al secondo posto i rivali è molto importante; per il Modena, la trasferta è un esame di maturità necessario per confermare le ambizioni stagionali. Ma al di là dei numeri e delle tattiche, questa sfida è, nell’immaginario collettivo, la battaglia tra due icone quasi mitologiche per le rispettive tifoserie: il Cavalluccio Marino e il Canarino.

Il Cavalluccio marino, l'orgoglio della Romagna

—  

Il simbolo del Cesena è forse uno dei più originali del calcio italiano. Perché un Cavalluccio Marino per una città che non si affaccia direttamente sul mare? La scelta risale al 1940 e porta la firma del Conte Alberto Rognoni, figura chiave nella storia del club. Rognoni volle l’ippocampo per due motivi: da un lato per rappresentare la natura polisportiva dell'associazione originale (il cavalluccio è un animale "doppio", metà cavallo e metà creatura marina, ndr), dall'altro per sottolineare il legame indissolubile di Cesena con il mare Adriatico, che dista solo una manciata di chilometri ed è parte integrante dell'economia e dell'anima romagnola.

Quel cavalluccio nero su sfondo bianco è diventato negli anni molto più di un logo: è l'emblema della Romagna che lavora sodo ma guarda sempre all'orizzonte. Un simbolo di fierezza che unisce la città alla sua riviera, rendendo il "Manuzzi" un porto di mare in mezzo alla pianura.

Il Canarino, il volo gialloblù

—  

Sull'altro fronte, abbiamo il Canarino. Se per il Cesena il simbolo fu una scelta araldica precisa, per il Modena fu il colore a generare il simbolo. Le maglie gialloblù, storici colori della città, portarono naturalmente al soprannome "canarini" per i giocatori. Tuttavia, negli ultimi anni, e in particolare con il rebranding del 2022 voluto dalla proprietà Rivetti, il canarino ha smesso di essere solo un soprannome per diventare il logo ufficiale e preponderante.

Rappresenta la leggerezza, il volo e la vivacità, contrapponendosi alla staticità della Ghirlandina (simbolo civico della città). Il Canarino incarna la voglia di "volare alto" dell'Emilia, trasformando un semplice uccellino in un emblema di ambizione sportiva che accompagna i tifosi in ogni trasferta.

Il derby Cesena-Modena

—  

Tralasciando le suggestioni storiche, l'attenzione si sposta inevitabilmente sul rettangolo verde, dove la posta in palio assume un valore cruciale per gli equilibri della classifica. Sotto il profilo tecnico, la gara si prospetta tatticamente complessa: il Cesena cercherà di sfruttare il fattore campo e l'intensità agonistica per imporre il proprio ritmo, mentre il Modena sarà chiamato a una prova di solidità e organizzazione, necessaria per gestire le fasi di pressione avversaria e colpire nelle ripartenze. I tre punti, in questo snodo della stagione, sono fondamentali per delineare le reali gerarchie del campionato e confermare le ambizioni di classifica di entrambe le compagini.