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Il gol diventa un rigore, Denis sbaglia e il Cosenza non muore mai: zero gol a Reggio nel derby di Jole

Reggina-Cosenza 0-0, pochi giorni dopo la scomparsa della presidentessa calabrese. Polemiche reggine per l'assenza della Var.

Redazione DDD

Imbattute erano e imbattute restano. La Reggina favorita ha attaccato di più, ma tra episodi arbitrali, rigore sbagliato e nervosismo di Menez, il Cosenza ha tenuto il punto e il risultato finale del derby calabrese è rimasto di 0-0. Wladimiro Falcone, portiere del Cosenza, ha davvero parato tutto, compreso un rigore a Denis. Un rigore che, però, avrebbe potuto essere preceduto dalla concessione di un gol. Come contro l’Entella la Reggina resta con l’amaro in bocca di chi si è dimostrato superiore all’avversario, ma non ha vinto per mancanza di cinismo.

L'episodio-chiave del derby calabrese che ciascuna delle due squadre avrebbe voluto vincere anche per dedicarlo alla scomparsa Jole Santelli, presidentessa della Regione Calabria, arriva sulla punizione reggina di Bellomo al 34esimo minuto del primo tempo. C'è una respinta corta del portiere Falcone, su cui si avventa Loiacono.  Nella mischia la palla arriva verso la porta, dove Tiritiello già ammonito para sulla linea.  La palla è dentro, è gol ma l’arbitro non lo assegna e decide che è rigore, espellendo il difensore cosentino tra le proteste degli amaranto che avrebbero voluto il gol. Dal dischetto si presenta Denis, ma Falcone è bravo a deviare lateralmente il tiro a mezza altezza. Nella ripresa ancora tanti attacchi della Reggina contro i lupi cosentini in dieci ma finisce 0-0.

I presidenti Gallo (Reggina) e Guarascio (Cosenza) allo stadio Granillo

Queste, al termine della sfida, le parole del tecnico amaranto Mimmo Toscano: “Abbiamo giocato una grande partita, tirando in porta 25 volte. Non dobbiamo demoralizzarci, dobbiamo continuare ad essere perseveranti e cattivi. In rosa abbiamo calciatori che a volte entusiasmano e a volte sembrano leziosi, ma ce li teniamo stretti. Ovviamente dispiace per i tifosi, ci manca la spinta della nostra gente ma dobbiamo prendere atto che la situazione è questa”. Dal canto suo, il tecnico del Cosenza Roberto Occhiuzzi: "La Reggina gioca un buon calcio, dovevamo abbassarci e sfruttare meglio alcune linee di passaggio, è un concetto che devo trasmettere meglio.  La sterilità offensiva non mi preoccupa. Il portiere non è questione di fortuna, ha fatto il suo dovere e lo ha fatto alla grande. Abbiamo tenuto botta.  Sono stato soddisfatto dell’aspetto tattico nel primo quarto d’ora, dopo abbiamo sbagliato. Il calcio di rigore? Sinceramente non ho capito bene cosa sia successo. Credo che il VAR sia necessario, non mi sento di giudicare, l’arbitro era più vicino di me. Hanno gli occhi come noi e meritano uno strumento valido. Mister Toscano ha detto che la Reggina avrebbe meritato la vittoria? È giusto che lo dica. Io dico che abbiamo meritato il pareggio perché abbiamo saputo soffrire. L’abbiamo voluto strappare con i denti. Lo stesso Toscano mi ha detto: ‘Roberto, non morite mai!’. Ed è proprio così, il Cosenza non muore mai".

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