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Pisa-Spezia, il derby di “Mau”: dalle risse degli anni Settanta alla rinascita con Gattuso e Corrado

LA SPEZIA, ITALY - NOVEMBER 01: Vincenzo Italiano manager of AC Spezia gestures during the Serie B match between AC Spezia and AC Chievo Verona at Stadio Alberto Picco on November 1, 2019 in La Spezia, Italy.  (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images for Lega Serie B)

Vent'anni fa allo stadio Picco di La Spezia, perdeva la vita per un malore il grande tifoso pisano Maurizio Alberti

Redazione DDD

di Michele Bufalino -

Si pensa che ci potrà essere il tutto esaurito per la partita di domani tra il Pisa e lo Spezia. Un derby non propriamente tale, geograficamente e storicamente parlando, ma una rivalità nata sugli spalti, tra gli anni ’60 e ’80, fin dai tempi delle prime “risse” all’Arena. Se ne ricorda una, nella stagione ’76-’77, con oltre 150 spezzini atti a invadere la tribuna e con i pisani che li rimettevano al proprio posto.

La partita vive anche nel segno della morte di Maurizio Alberti, a cui è dedicata la Curva Nord dell’Arena Garibaldi. L’ultras nerazzurro vive ancora nei cuori dei gruppi organizzati, che nel suo nome da vent’anni organizzano una serie di iniziative benefiche in giro per il mondo e che, recentemente, hanno riqualificato un’importante area della città di Pisa, elevandolo a parco urbano. Il “Parco di Mau” oggi è un magnifico luogo di aggregazione.

L’ultima stagione della presidenza Maurizio Mian, quella del cane Gunther che fu anche proprietario della squadra, si ricorda il celebre processo in campo due giorni dopo la partita, quando il presidente attaccò i vertici del potere del calcio italiano, dopo una sconfitta per 3-2 in casa con due rigori a favore degli avversari e tante polemiche.

L’ultimo precedente è quello della Serie B 2016/2017. In panchina Gattuso, al timone della società il neo presidente Corrado, alla prima da numero uno del Pisa all’Arena Garibaldi. In quella occasione esordì in campionato anche Samuele Birindelli, figlio di Alessandro, ma a vent’anni già bandiera del Pisa.

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