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Reggina, Massimo Taibi: “Rami non rispondeva mai al telefono, poi la sorella diceva una cosa e l’agente un’altra…”

LYON, FRANCE - MAY 15:  Adil Rami of Marseille looks on during an Olympique de Marseille training session ahead of the the UEFA Europa League Final against Club Atletico de Madrid at Stade de Lyon on May 15, 2018 in Lyon, France.  (Photo by Michael Steele/Getty Images)

La Reggina volta pagina, Rami valuta altre offerte

Redazione DDD

Tramite Instagram, Rami ha spiegato le sue ragioni  sul mancato trasferimento alla Reggina: “Ho parlato con il presidente. Mi è piaciuto. Con molto rispetto ho detto che avrei dovuto pensarci. Mi piacciono i tifosi amaranto e l’ambizione che c’è a Reggio Calabria. La mamma dei miei bambini non sta bene, sono andato a Parigi per tre giorni e sono tornato ieri. Mi sono allenato e ho visto che era quasi ufficiale. Non ho mai firmato il contratto. Ho molto rispetto per tutti. Per il presidente, per il club. Volevo pensarci di più. Questo è il mercato e c’è anche un’altra squadra interessata. Solo volevo dire la verità. Niente di più”.

Taibi ai tempi della Reggina

Taibi ai tempi della Reggina

Sulla vicenda ecco anche le dichiarazioni di Massimo Taibi a Derbyderbyderby: "Avevamo fatto i visti, i biglietti aerei e prenotato le visite mediche, quando arrivi a questo punto vuol dire che è tutto fatto. Alle 23 della sera prima delle visite già fissate in accordo con il suo procuratore a Villa Stuart, l'agente di Rami mi scrive che le visite non si possono fare per un problema familiare. Rami non rispondeva quasi mai al telefono e avevamo fatto tutto con il suo agente. Poi il procuratore dice problema familiare, la sorella dice infortunio, insomma ho dovuto prendere atto. Di trattative sul mercato se ne fanno tante e questa è una delle tante, non voglio mancare di rispetto e non l'ho mai fatto a Rami, ma voltiamo pagina e guardiamo avanti".

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