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Alessandria-Pro Vercelli: il derby del Quadrilatero e i rintocchi per la panchina di Gregucci

Alessandria verso il derby con la Pro Vercelli

Domani alle 15.00 in campo le protagoniste del derby piemontese di Serie C

Redazione DDD

di Francesco Pelizzari -

Erano le sfide del “Quadrilatero”: partite di pallone, più che di calcio, per la rivalità accesa, gli sfottò nei caratteristici dialetti di quelle parti, che a volte sfociavano anche in qualche scazzottata. Raccontare la storia delle partite di alcune squadre piemontesi significa raccontare le vicende del calcio italiano dai primi del Novecento fino agli anni Trenta, quando il Piemonte la faceva da padrone insieme agli altri due vertici del “Triangolo industriale”: Milano e Genova. Non era ancora, non soltanto, il Piemonte di Torino e della Juventus, bensì quello di Alessandria, Casale, Novara e Pro Vercelli. Tra il 1908 e il 1922, sette “scudetti” alla Pro Vercelli e uno al Casale (senza considerare quello della Novese di Novi Ligure, provincia di Alessandria, nel 1922, anno dello “scisma” tra FIGC e Confederazione Calcistica Italiana e del doppio campionato), due all’Internazionale e uno al Genoa. Domina il Piemonte rurale, quello delle risaie, piuttosto che quello industriale della grande città. Il Piemonte che ha fatto il Risorgimento e l’unità d’Italia. A Vercelli ancora ricordano l’inondazione dei campi del 1859, provocata volontariamente per impedire agli Austriaci di arrivare a Torino: un atto di coraggio che provocò danni economici altissimi alla città e le valse la Medaglia d’oro come “benemerita del Risorgimento nazionale”. Quarti di nobiltà portati anche nel campo di gioco, in anni di incredibile entusiasmo per il gioco del calcio: il campionato FIGC della scissione, quello del 1922, contò la bellezza di 94 squadre!

Il "Moccagatta" attende la Pro Vercelli

Il derby tra Alessandria e Pro Vercelli, che si gioca domenica 29 novembre allo stadio Moccagatta, ha un’importanza che va oltre la divisione in cui militano attualmente le società, oltre l’ambizione di risalire in B. Due società dalla storia gloriosa, tanti scudetti la Pro Vercelli, una fama di calcio di ottima qualità l’Alessandria, moderno, fatto di azioni palla a terra e un vivaio florido, giovani che nel tempo finiranno per rinforzare le squadre più ricche, la Juventus in particolare (Carcano), ma anche il Torino (Baloncieri) e perfino la Nazionale. Una tradizione che si rinnoverà negli anni fino al culmine di Gianni Rivera.

Non da meno il “curriculum” della Pro Vercelli, che annovera tra gli altri Virginio Rosetta, anch’egli asso della Juventus del quinquennio d’oro e il bomber italiano di ogni tempo, Silvio Piola (alla Pro dal 1930 al 34, 127 partite e 51 gol). I Bianchi vercellesi hanno militato cinque stagioni in B in anni recentissimi, i Grigi alessandrini aspettano di risalire da ben 9 lustri e le ultime stagioni sono state costellate di delusioni, nonostante l’impegno del giovane presidente Luca Di Masi e la competitività delle rose: clamoroso il caso del 2016-2017, quando l’Alessandria terminò il girone di andata con 47 punti, nessuna sconfitta (record) e un vantaggio abissale sulla seconda ma si fece raggiungere nel girone di ritorno, dalla Cremonese, e superare per svantaggio negli scontri diretti, per poi perdere la finale playoff.

Lo spettro di quella stagione sembra in parte ripresentarsi quest’anno, con una rosa sulla carta da promozione e l’obbiettivo dichiarato dalla società di vincere il campionato; la realtà dice invece che nelle prime 12 giornate sono già cinque sconfitte e l’Alessandria arriva al derby con 17 punti addirittura fuori dalla zona playoff, mentre la Pro Vercelli è in testa alla classifica con 26 punti. Pronostico a favore della squadra di mister Modesto? Dipende: i Grigi sembrano in debito soprattutto di convinzione, non di doti tecniche e atletiche. Un campanello d’allarme per mister Gregucci viene dalla facilità con cui la difesa è perforata dagli avversari, ben 14 gol subiti contro i 9 dei rivali vercellesi: disattenzioni dei singoli, di squadra e scarsa maturità: l’altro derby, quello con il Novara terminato 1-2, ha visto un Alessandria avanti a testa bassa per tutta la gara, farsi infilare in contropiede, la seconda volta a tempo scaduto. Nelle ultime sei giornate i Grigi hanno un ruolino di marcia di 4 vittorie e 2 sconfitte, i Bianchi 4 vittorie 1 pari e 1 sconfitta, quindi sulla carta la sfida è equilibrata e potrebbe essere risolta da un colpo del singolo: per esempio l’ex di turno Umberto Eusepi o Andrea Arrighini (entrambi 4 reti finora) per i padroni di casa; di Mattia Rolando (6) e Gianmario Comi (5) tra gli sfidanti.

Di sicuro quello che andrà in scena al Moccagatta domenica sarà un derby degno della storia di due società gloriose.

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