calcio italiano

Alice e Alberto Gilardino: “Facciamo gli insegnanti dei nostri figli, il calcio? Recupereremo il tempo perduto”

Redazione DDD

Alberto Gilardino, allenatore della Pro Vercelli osserva tutto con disincanto

Alberto Gilardino, tecnico della Pro Vercelli, in questi giorni di emergenza sanitaria per il Coronavirus è in Toscana, insieme alla moglie Alice e alle tre figlie e ai microfoni de La Stampa racconta come è cambiata la quotidianità, dopo lo stop forzato: "Sono stato per 18 anni calciatore, e negli ultimi due ho iniziato la carriera da allenatore. Non sono abituato a stare fermo. A casa sono sempre stato poco. Vedere l’Italia fermarsi è surreale. In questi giorni faccio soprattutto il papà, poi studio e leggo. Le bambine invece sono felici: non vanno a scuola e si godono la mia presenza e quella di mia moglie, che vestiamo i panni anche di maestri e professori. Mi accorgo proprio in questo fermo forzato quanto siano bravi gli insegnati delle mie figlie: quanta passione e pazienza hanno". Sulla sospensione prosegue: "Non ci si poteva non fermare, è stata la scelta giusta. Saremmo dei matti se pensassimo adesso di tornare in campo. Il sogno è riprendere a giocare al più presto, ma prima bisogna sconfiggere questo virus".

Gilardino spiega infine come stanno i suoi ragazzi: "Stanno allenandosi a casa con specifiche tabelle, e non è semplice. Trasmetto loro positività, dico a tutti di non preoccuparsi, che quando torneremo in campo recupereremo questo tempo. Ora ci vuole testa: stare in casa e fare ciò che dobbiamo per evitare che il virus si propaghi".