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L’arbitro sbaglia la squalifica e l’allenatore non voleva colpire il 4′ uomo: pre-derby thrilling fra Vis Pesaro e Fano

Vis Pesaro, Gianmarco De Feo autore di una doppietta a Padova

Carte bollate e precisazioni: trascorre così la settimana di attesa del derby fra Vis Pesaro e Fano

Redazione DDD

Perdeva 3-0, poi 4-1, ha sfiorato il 4-4 e ha perso 5-3. Il saliscendi della Vis Pesaro a Padova ha agitato gli animi e privato la squadra marchigiana del proprio tecnico in vista del derby di domenica, attesissimo, contro il Fano ultimo in classifica nel girone B di Serie C. Ma c'è stata confusione e un errore nella compilazione delle squalifiche di un finale concitato potrebbe consentire alla Vis Pesaro, secondo quanto raccolto da Solovispesaro.it, di fare ricorso e di recuperare il proprio allenatore Daniele Di Donato che guida la squadra da inizio novembre. Il finale nervoso di Padova ha portato alla squalifica del tecnico della Vis Pesaro, Di Donato, del team manager Peroni (due giornate a entrambi) e del medico sociale Gemmellaro, fermato per un solo turno. E qui sta il punto, perchè l’arbitro Saia ha scambiato il destinatario dell’ultima espulsione, che non era Gemmellaro bensì il fisioterapista Patrignani. E' stata la nota ufficiale del giudice sportivo a comunicare la correzione. In aggiornamento anche la situazione legata alla squalifica di mister Di Donato e del team manager Peroni.

Il tecnico della Vis Pesaro, iniziando a guardare al derby, subito dopo la partita di Padova aveva dichiarato: “Il rammarico è che sul primo gol c’è stato un fallo non evidenziato su D’Eramo. Poi sul terzo gol c’era fallo su Cannavò, per non parlare del quinto gol dove c’era un altro fallo. Purtroppo quando non si vedono questi falli evidenti contro squadre importanti come il Padova si rischia di prendere il gol e così è stato. Penso che la Vis Pesaro come tutti meriti rispetto, a prescindere dalla squadra che ha di fronte. La mia espulsione? Non è stata una mia protesta ma c’è stato un fallo evidente non fischiato e nel girarmi c’era il quarto uomo tra me e la mia panchina: pensavo fosse il team manager e l’ho colpito per farmi spazio, invece era il quarto uomo. Ho detto in tutti i modi di non averlo fatto apposta ma non ha voluto sentire ragioni e mi ha buttato fuori. E’ stato solo un equivoco, spero mi diano solo una diffida".

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