Ha fischiato per 221 volte in gare di Serie A. 32 le presenze in Europa League e ben 28 in Champions League. Inizia la sua splendida carriera a Terni. Solo dopo due anni e 24 presenze nella categoria C1 si ritrova promosso nella CAN di A e B. Il 16 maggio 2004 si gioca Chievo-Bologna ed è la sua prima apparizione sul palcoscenico del calcio che conta. Parliamo naturalmente di Paolo Tagliavento.
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Paolo Tagliavento: grande rispetto per il mondo arbitrale, ma adesso penso solo alla Ternana
L'ex arbitro Tagliavento è diventato dirigente sportivo nella sua città
La scelta di diventare club manager della Ternana è stata spiegata dallo stesso Tagliavento a Football News: https://footballnews24.it/notizie/esclusiva-paolo-tagliavento-ecco-perche-ho-scelto-la-ternana/
Nella sua lunga carriera di arbitro c’è qualche episodio che ricorda in maniera particolare? “Ho tanti ricordi della mia lunga carriera. L’abbraccio di De Rossi a fine carriera? Un ricordo molto bello, il suo come quello di tanti altri, come anche mister Allegri per esempio. Una delle cose che preferisco ricordare è sicuramente il grande rispetto professionale e umano nei miei riguardi”.
I tifosi si chiedono quanto abbia influito l’amore per la sua città natale nella scelta di rinunciare alla carriera dirigenziale nelle organizzazioni arbitrali? “E’ stata una delle chiavi di volta sicuramente. Quando la Ternana mi ha fatto questo tipo di offerta è stato davvero importante cercare di immaginare questo nuovo progetto. La mia nuova crescita da un altro punto di vista e da svolgere proprio nella mia città. Un connubio che è stato vincente ovviamente”.
Da Terni è partita la sua straordinaria carriera di arbitro e da Terni parte la sua nuova vita da dirigente sportivo. Che situazione ha ereditato dal suo predecessore il Presidente Ranucci? “Ringrazio il Presidente Ranucci per il tempo che mi ha dedicato nei primi 6 mesi permettendomi di crescere in questo mondo. Lui poi è stato richiamato all’Università da grande manager quale è e adesso proseguo la mia esperienza con il Presidente Bandecchi“.
Come sono i rapporti con il Presidente Bandecchi? “Viviamo in simbiosi. Lui è una fonte inesauribile di idee e iniziative ed io cerco di attuarle, è il mio lavoro oggi”.
Una piazza come Terni merita grandi palcoscenici. Ad oggi siete primi in classifica: 3 partite giocate e 9 punti conquistati. La Ternana è già pronta per tornare in serie B? “Io non ne voglio nemmeno sentir parlare. Dopo due anni di sofferenza, soprattutto nella scorsa stagione, adesso viviamo guardando sempre al prossimo impegno. Il nostro obiettivo è fare meglio dell’anno scorso, ricordando la delusione riguardo l’atteggiamento della squadra espresso nella scorsa stagione, cosa che adesso stiamo assolutamente riparando: i ragazzi oggi buttano il cuore aldilà dell stadio, il gruppo è davvero coeso”.
La classe arbitrale e la “moviola in campo” del compianto Aldo Biscardi hanno animato per anni la scena calcistica nazionale. E dopo tanto dibattere arriva la VAR. Cosa ne pensa lei? “Io l’ho adoperata all’ultimo anno di carriera arbitrale. Non nego che ero molto scettico, venivo da un’esperienza rodata di 30 anni e la VAR mi sembrava di difficile attuazione. Alla prima partita, poi, dopo appena 45 minuti ho capito le potenzialità importanti di questo strumento e credo che sia una ‘manna dal cielo per gli arbitri’. La Var ti salva la vita e non serve ad azzerare gli errori, ma serve ad abbassare le probabilità di errore. I miei errori? La Var me li avrebbe azzerati tutti”.
Secondo la sua grande esperienza quali squadre potranno contendere lo scudetto alla Juventus? “Le squadre sono sempre le stesse. Le grandi piazze tenteranno come ogni anno di contendere lo scudetto alla Juventus: il Milan, la Roma, il Napoli e tutte le altre. La Champions League? L’importante è l’Italia e le sue squadre, mi auguro di vedere le società italiane arrivare più lontano possibile, come la Juventus appunto, e magari di riuscire a centrare anche l’obiettivo finale"
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