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Rimini-Cesena: 35,6 km di passione e rivalità, anche in coppa Italia!

Il derby romagnolo per eccellenza ritorna. Primo round da dentro o fuori. Tanta attesa tra i tifosi

Redazione Derby Derby Derby

di Francesco Quattrone -

Anche se è in coppa Italia, un primo appuntamento da non fallire per tanti motivi. Sicuramente il più importante è quello di vincere e battere i rivali di sempre, ma anche partire con il piede giusto e dare uno sprint positivo per la stagione che verrà.

Un derby genuino e ricco quello del 4 agosto a Rimini dove è atteso il Cesena, dove la rivalità è la parte più importante. I tifosi, da entrambe le parti, sono carichi e pronti a dare spettacolo sugli spalti. Possiamo definirlo un antipasto di questa stagione, la prima sfida ufficiale in cui servirà rispondere presente. Il Rimini è restato ancorato alla C dopo la vittoria dei playout. Dall'altra parte il Cesena, protagonista dello scorso campionato di D, che torna in C con l'intento di ambire a qualcosa di grande.

Il campionato può attendere, ora la concentrazione è dritta sulla Coppa Italia. Renato Cioffi e Francesco Modesto vorranno trasmettere subito la grinta e il clima derby. Ma su questo non ci sono problemi perché le due città aspettavano questa tappa da troppo tempo. Insomma c'è già la fame, si vuole fare bella figura portando ovviamente dalla propria parte il passaggio del turno e regalare la prima gioia stagionale ai propri tifosi.

Due squadre blasonate e due città vogliose di ritrovare quel profumo di palcoscenici che contano. Infatti, il club biancorosso ha raggiunto il suo massimo traguardo ovvero la B, con l'ultima apparizione che risale al 2007/2008. Il Cesena toccò la A ben 13 volte: la prima nel 1979/80 e non troppa lontana l'ultima, nella stagione 2014/2015, oltre a tante presenze in cadetteria. È la classica partita dove conta vincere.

Visto però che siamo all'apertura della stagione, si può certamente sbagliare qualcosa, ma deve uscir fuori quella identità di gruppo. Due allenatori propositivi e che puntano al lavoro. Non a caso entrambi opteranno per il 3-4-3 e la loro giovinezza in ottica carriera da mister potrebbe dare quella spensieratezza necessaria per non fare errori di pressione, soprattutto in queste partite del genere.

Da domani scopriremo le prime emozioni e accorgimenti tattici. Certo vincere farà solo bene. Aspettando il 20 ottobre in campionato sempre al Neri, c'è subito l'esigenza di dare un segnale: biancorosso o bianconero?

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