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Una spinta in più per la Reggina: dissequestrato dopo 4 anni il suo centro sportivo Sant’Agata

Serie C, girone C: la Reggina è prima con 6 punti di vantaggio sul Bari

I fatti risalivano al 2016, con l'accusa di abusivismo edilizio. Con una nota ufficiale, la Reggina del presidente Gallo ha ringraziato le autorità competenti

Redazione DDD

Il direttore sportivo Massimo Taibi, il tecnico Domenico Toscano e i calciatori Desiderio Garufo e Gabriele Rolando, hanno accolto al Centro Sportivo Sant'Agata, l’Associazione “Il Volo delle Farfalle – evoluzione autismo”.

La Reggina si lascia alle spalle una vicenda durata 4 anni e riabbraccia tutte le strutture del proprio centro sportivo Sant'Agata. Le zone, poste sotto sequestro per abusivismo edilizio nel febbraio 2016, torneranno fruibili e saranno a disposizione del società presieduta da Luca Gallo che in passato dichiarò che avrebbe fatto il possibile affinchè il Centro tornasse utilizzabile in toto.

È stata accolta quindi l’istanza che ha disposto la revoca del sequestro preventivo di diverse parti della struttura sportiva “Sant’ Agata” di Reggio Calabria. Tornano quindi a disposizione del Club una parte della sede sociale, una lavanderia, la biglietteria, magazzini, servizi igienici, la sala conferenza stampa, una superficie di 600 mq posta sull’argine destro del torrente Sant’Agata e un campo da calcio.

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