I rivali

Meazza, Bastoni, Gasperini: il passato incontra il presente nei doppi ex di Atalanta-Inter

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Il derby nerazzurro è oramai un cult del calcio italiano, una rivalità "moderna" che racchiude anche tanta storia, come vediamo anche con i doppi ex del match
Lorenzo Longo

Atalanta e Inter si affrontano in un importantissimo scontro per le sorti dello scudetto. Gli uomini di Gasperini vogliono riacciuffare la vetta della classifica, e quale evento migliore se non un derby per farlo. Intanto il Napoli di Antonio Conte aspetta paziente la sorte di un match che può stravolgere il campionato.

Il derby che decide il campionato

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Il derby nerazzurro, una lotta tra la grande metropoli e la provincia, che gradino per gradino ha scalato la vetta arrivando tra le grandi. Gli uomini di Gasperini dopo aver vinto l'Europa League vogliono conquistare anche il tricolore, e lo vogliono rubare proprio ai rivali nerazzurri, arricchendo ancora di più una sfida che ha dato tanto al calcio italiano. Come vediamo tra i doppi ex del match.

Giuseppe Meazza

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«Averlo in squadra significava partire dall'1-0.», le parole di Vittorio Pozzo sintetizzano al meglio la carriera di Giuseppe Meazza, considerato da molti il più grande calciatore italiano di tutti i tempi. Lega la sua carriera all'Inter, passandoci 14 stagioni, divenendone il miglior marcatore di tutti i tempi e vincendo: 3 scudetti e 1 coppa Italia. Dal 1938-1939 inizia il suo declin0, complice un'occlusione dei vasi sanguigni del piede sinistro che lo tiene lontano dai campi per un anno. Dal suo ritorno veste varie maglie, gira tra Lombardia e Piemonte, prima Milan poi Juve, durante gli anni della guerra trascorre una stagione al Varese, prima di trasferirsi all'Atalanta nel 1944. A Bergamo Meazza trascorre due stagioni ricoprendo la carica di giocatore-allenatore giocando poco, appena 14 partite condite da 2 goal. Meazza si ritira nel 1947 dopo un'ultima stagione col suo primo e unico amore, l'Inter.

Giampiero Gasperini

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Da un grande campione che ha fatto la storia, ad un allenatore che la sta facendo. La sua carriera come allenatore però inizia in salita, dopo una positiva parentesi al Genoa dove porta il grifone in Serie A e alla prima stagione raggiunge il nono posto. Nell'estate del 2011 si trasferisce a Milano sponda neroazzurra, all'Inter però Gasperini non ha i risultati sperati, il bilancio porta un pareggio e quattro sconfitte, un fallimento totale. Dopo Milano Giampiero Gasperini, trascorre una stagione al Palermo, che finisce con la rescissione del contratto prima di tornare al Genoa. Con il grifone Gasperini trascorre tre ottime stagioni, sfiorando anche la qualificazione in Europa. Nel Giugno 2016 viene ufficializzato a Bergamo, e dopo un periodo di adattamento la sua Atalanta prende forma, termina la prima stagione al quarto posto, che all'ora portava alla qualificazione diretta in Europa League. Nel giro di due stagioni porta Bergamo per la prima volta nell'Europa che conta e nel 2022 vince l'Europa League.

Alessandro Bastoni

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Bastoni cresce calcisticamente nel settore giovanile dell'Atalanta. Con i bergamaschi esordisce  nel calcio dei grandi, prima in coppa Italia, nel Novembre 2016, e  nel Gennaio 2017 all'età di 17 anni gioca la sua prima partita di Serie A, dove parte titolare nella vittoria per 1-0 contro la Sampdoria. L'Inter è la prima squadra a credere nel talento di Bastoni e lo acquista nell'estate del 2017. Dopo una serie di prestiti prima all'Atalanta poi al Parma, Bastoni è pronto a dire la sua anche a Milano. Con l'Inter il difensore sta vivendo delle stagioni d'oro, che lo hanno portato a vincere: 2 scudetti, 3 Supercoppe italiane e 2 Coppe Italia a soli 25 anni.

Pierluigi Orlandini

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Una promessa non mantenuta del calcio italiano che per una notte è stato un eroe nazionale. Pierluigi Orlandini cresce nel settore giovanile dell'Atalanta, squadra dove debutta e percorre i primi passi in serie A. La vera svolta arriva nel 1994,durante la  finale del mondale under-21,quando  Cesare Maldini sostituisce un giovane Filippo Inzaghi per far entrare Pierluigi Orlandini. Il giovane centrocampista italiano sigla il golden goal che decide il match e che lo fa entrare nella lista dei talenti più in voga del tempo. Si apre una vera e propria asta, che vede uscire l'Inter come vincitrice. In neroazzurro Orlandini trascorre due stagioni non troppo esaltanti. Da questo punto inizia un pellegrinaggio in giro per l'Italia in cui raggiunge anche vette importanti, come la Coppa Uefa conquistata con il Parma.

 Nicola Ventola

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Nicola Ventola cresce calcisticamente a Bari, con cui esordisce  16 anni in serie A nel 1994. Nel 1998 viene acquistato dall'Inter, con i neroazzurri disputa 21 partite prima di iniziare una serie di prestiti, che lo portano a vestire varie maglie, tra cui quelle di: Bologna, Siena e Atalanta. Ventola non riesce a trovare la sua dimensione, anche per colpa di numerosi infortuni, l'attaccante ha subito ben 10 operazioni alle ginocchia. Dopo un'esperienza in Inghilterra, al Crystal Palace, Ventola ritorna in Serie A, nuovamente all'Atalanta, e a Bergamo trova finalmente un po' di stabilità. Nel biennio 2005-2007 Ventola trascina la Dea in Serie A segnando 15 goal in 35 partite. La stagione successiva, in Serie A, gioca 29 partite condite da 6 goal, prima di essere messo ai margini della rosa. Termina la sua carriera dopo altre due esperienze: prima al Torino, poi al Novara.

 

 

— Inter ⭐⭐ (@Inter) March 14, 2025