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QUANDO PARLA LUCARELLI...

Ternana, Cristiano Lucarelli: “Il calcio ci vuole tutti lobotomizzati, giocare e basta…”

NAPLES, ITALY - SEPTEMBER 22:  Cristiano Lucarelli of Napoli before the Serie A match between Napoli and Chievo Verona at Stadio San Paolo on September 22, 2010 in Naples, Italy.  (Photo by Giuseppe Bellini/Getty Images)

Il 25 luglio a Trigoria amichevole fra la Roma di Mou e la Ternana neopromossa in B. Intanto parla Cristiano Lucarelli, che quando rilascia interviste non è mai banale...

Redazione DDD

A pochi giorni dalla partenza della nuova stagione, con il primo ritiro della Ternana, Cristiano Lucarelli ha deciso di raccontare alcuni momento fondamentali della sua carriera: “A 6 anni ho cominciato a giocare in una piccola società della mia città, poi a 16 ho lasciato casa. E’ stato un momento doloroso allontanarmi dalla famiglia, ma sapevo che lo facevo per cambiare il mio destino e il loro. Lo schierarmi pubblicamente mi ha dato un prezzo da pagare, perché vieni automaticamente etichettato e questo spesso è uno svantaggio. Si è parlato di me soprattutto per le mie idee politiche, il mondo del calcio ci vuole tutti lobotomizzati, dovremmo pensare soltanto a giocare. Se uno legge un giornale che non sia sportivo o guarda un telegiornale non può farsi un’idea su temi importanti, tutti dovremmo restarcene zitti. Ho sempre detto quello che pensavo“.

 (Photo by Roberto Serra/Getty Images)

(Photo by Roberto Serra/Getty Images)

Il tecnico rossoverde, è stato intervistato da Monia Santini nella puntata di “Stasera a casa mia” su ‘Umbria Più Teleterni” e le altre sue dichiarazioni sono state riportate da Calciofere.it: "Il libro scritto dal suo agente Carlo Pallavicino “Tenetevi il miliardo“? non era una cosa consueta rinunciare a dei soldi, molti altri calciatori cercavano di andare a guadagnare sempre di più, per questo la mia scelta ha fatto scalpore”. Infine, un brutto episodio capitato al mister rossoverde, quando nel Natale del 2004 era in vacanza con la famiglia alle Maldive: “Quella fu l’unico viaggio un po’ sfarzoso della mia vita, ma capitammo in concomitanza dello tsunami. Ebbi molta paura, non tanto per me ma per i miei figli, che all’epoca erano molto piccoli. Fortunatamente dove eravamo noi il maremoto arrivò con meno forza, ma fece comunque molti danni. Siamo rimasti dei giorni senza acqua e senza luce, c’era gente che stava male“.

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