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Squadre e allenatori visti dal DS Quistelli

Umberto Quistelli: “Diamo tempo a Liverani, Corini sta lavorando bene a Lecce”

CROTONE, ITALY - DECEMBER 22: Head coach of Parma Fabio Liverani gestures during the Serie A match between FC Crotone and Parma Calcio at Stadio Comunale Ezio Scida on December 22, 2020 in Crotone, Italy. (Photo by Maurizio Lagana/Getty Images)

L'ex ds della Virtus Verona analizza il rendimento del Parma e del Lecce, facendo anche il punto sul campionato di Serie C

Redazione DDD

"Sul canale Instagram di Taca La Marca è intervenuto il direttore sportivo Umberto Quistelli, con il quale ci siamo soffermati su tanti temi, ecco quanto raccolto. Liverani e il Parma - “In Italia vi è questa triste abitudine di mettere in discussione gli allenatori dopo due/tre partite. Liverani a Parma si ritrova in nuovo ambiente con nuovi calciatori, dopo 4 anni e due campionati vinti a Lecce, inoltre c’è stato anche il cambio di direttore sportivo con l’arrivo di Carli, che sicuramente è all’altezza del ruolo, pertanto bisogna riconoscere del tempo a questo allenatore per imporre il suo credo calcistico.” Serie B - “È un campionato interminabile dove non vi è sosta, inoltre le squadre devono fronteggiare ancor il problema Covid, pertanto vengono messe a dura prova. La Spal con Zamuner sta facendo benissimo, ma anche il Lecce si sta comportando in maniera discreta, con un maestro come Corvino, che ha allestito una rosa composta da un mix di calciatori affermati e sconosciuti. Apprezzo inoltre quanto sta facendo Dionigi a Brescia, dove ha riportato entusiasmo e risultati, risollevando questo club che oramai è già quasi salvo.”

(Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

(Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

"Il Lecce - “Si è puntato su un nuovo direttore sportivo ed anche importante come Corvino, si è deciso di affidare la panchina a Corini, parliamo di una società sana gestita da una persona perbene e competente, come il presidente Sticchi Damiani, che ha risollevato il club dopo anni difficili. È vero il Lecce non sta vivendo un momento particolarmente felice ma sono convinto che la situazione nel breve periodo cambierà.” Il talento in B - “Apprezzo molto Felici, classe 2001, che Liverani conosceva bene, la scorsa stagione è stato mandato in prestito al Palermo. Corvino che è un attento osservatore lo ha blindato con un contratto di 5 anni.”

"Serie C girone meridionale - “È un campionato difficilissimo, chi pensa di aver vinto già a dicembre o a gennaio rischia. La Ternana, dove vi è il mio amico il vice presidente Tagliavento, sta facendo bene con 13/14 risultati utili consecutivi, poi vi è il Bari che reputo una corazzata, che ha intrapreso un nuovo percorso, ma farei sempre attenzione a possibili outsider come potrebbe essere il Catanzaro di Calabro e di Di Piazza. Bari - “Il Bari si ritrova oramai da due anni in Serie C, ma la scorsa stagione è stata positiva visto che è arrivato in finale playoff. In questa stagione la società ha voluto cambiare registro, puntando su Romairone ed Auteri, purtroppo in questa categoria bisogna correre tanto, creando il giusto mix di giocatori. Dal centrocampo in su il Bari è davvero forte, invece la difesa ha avuto un’alternanza di prestazioni. Il Bari con l’Avellino è stato spettacolare, mentre con la Vibonese non è stato così performante, con le piccole bisogna raccogliere più punti possibili. Alla fine credo che se la giocheranno Ternana e Bari.”

"Il talento della C - “Ringrazio la Virtus Verona ed in particolare il dg Campedelli per la bella esperienza che ho potuto provare lo scorso campionato, dove ho anche incrociato un talento come Pellecani, che era reduce da una stagione in D, classe ‘98, che al suo primo anno in C ha fatto benissimo giocando sia come difensore che come play, mi sono domandato cosa ci facesse in C.” Il Covid e la C - “Il Covid non è un problema di facile gestione, soprattutto quando ci sono 20 positivi in squadra, non sai se scendere in campo, utilizzare il jolly, schierare la primavera. Purtroppo reggere i costi dei tamponi in C non è facile, visto che ci sono pochi rientri di natura economica, basti pensare agli stadi chiudi, alle mancate sponsorizzazioni, ai presidenti che sono costretti a fare determinante scelte visto che spesso sono proprietari di aziende. Ci dovrebbe essere una più equa redistribuzione dei diritti televisivi e dei contributi, bisogna aiutare le 60 squadre di questa categoria.”

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