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Alessio Romagnoli continua la sua storia con i derby. Sabato il Milan sarà, infatti, ospite della Sampdoria. Proprio quella Samp che lo ha consacrato tra i grandi del calcio.

di Giancarlo Fusco – Alessio Romagnoli è diventato grande. 24 anni compiuti poco più di due mesi fa ma l’esperienza maturata in questi anni, associata al grande talento ne fanno, ad oggi, uno dei migliori centrali al mondo. E’...

Giancarlo Fusco

di Giancarlo Fusco -

Alessio Romagnoli è diventato grande. 24 anni compiuti poco più di due mesi fa ma l'esperienza maturata in questi anni, associata al grande talento ne fanno, ad oggi, uno dei migliori centrali al mondo. E' diventato grande Alessio, lui che, nonostante fosse stato un grande tifoso della Lazio è cresciuto nella Roma. Il suo primo derby è stato proprio quello capitolino anche se la vera consacrazione l'ha avuta a Genova con la Sampdoria. Il suo secondo derby, quello vissuto in tutto e per tutto, è stato proprio quello della lanterna. Ora, a distanza di 4 anni, per il capitano rossonero c'è un altro personalissimo derby. Il Milan, infatti, sabato sera sarà al Marassi ospite della Sampdoria di Giampaolo, per quella che per Romagnoli non è una partita qualunque. Con i blucerchiati il numero 13 di Anzio ha disputato 30 partite, realizzando due reti e si è consacrato ai grandi del calcio. Non è stato, infatti, un caso che Sinisa Mihajlovic lo ha voluto portare con sé al Milan dopo averlo  conosciuto e allenato proprio a Genova.

Inevitabile per lui i paragoni con un grande della difesa non solo del Milan e della Nazionale. Parliamo chiaramente di Alessandro Nesta. Tale confronto, però, non ha mai intimorito l'attuale capitano rossonero. Romagnoli ha sempre avuto le spalle larghe e ha lavorato sempre con grande umiltà. Quell'umiltà che lo ha fatto diventare grande. Quell'umiltà notata dai nuovi dirigenti rossoneri e da Gattuso. Quell'umiltà che gli ha portato la fascia di capitano. Quell'umiltà che rende Alessio Romagnoli il miglior centrale d'Italia e tra i primi al mondo. Non è un caso che Marco Materazzi, anche se grande rivale del Milan, ha eletto lui tra i migliori al mondo nel suo ruolo assieme a Koulibaly e Sergio Ramos. E pensare che a Roma se la ridevano per il suo passaggio in rossonero per 25 milioni di euro. Quella, però, è un'altra storia. La storia di una 'vendetta' silenziosa. Quella di chi non ha mai dato peso al giudizio altrui continuando a lavorare con serietà e costanza per poi raccogliere il frutto più buono.

E' diventato grande Alessio Romagnoli, lui che per lo spirito del derby, la scorsa stagione ha eliminato con l'ultimo rigore la 'sua' Lazio dalla semifinale di Coppa Italia. Lui che quest'anno ha realizzato una rete pesantissima contro il Genoa, in perfetto stile derby. Dopo l'Inter, per il classe '95, continua a respirare l'aria dei derby e chissà che contro la Sampdoria non riesca a mettere un'altra spunta positiva sulla sua stagione oltre che crescita professionale. Il Milan e Gattuso con i tifosi lo sperano, consapevoli di aver trovato un grande capitano. Un capitano che in quel di Milano, sponda rossonera, è mancato per troppi anni.

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