Higuain è tornato al River Plate! Ma solo per una videochat da fratello maggiore con i giovani Millonarios…

Il Pipita Higuaín restituito al River Plate. Non si è messo la maglietta del River, né è sceso in campo con la squadra con cui ha iniziato la carriera ad alto livello. Non ha nemmeno calpestato il Monumental. Ma Gonzalo è tornato a casa, per sentirsi parte del club come aveva vissuto da quando aveva dieci anni. Quando il prestigioso attaccante che ha trascorso più di 13 stagioni sul podio mondiale del calcio ha visto, attraverso lo schermo del suo computer, il luccichio negli occhi dei bambini del Lower River, anche i suoi occhi si sono illuminati perché si rifletteva in loro. Ed è stato toccato dall'"enorme orgoglio" con cui quei ragazzi tra i 12 e i 21 anni lo ascoltavano con ammirazione da ciascuna delle loro case . Per questo motivo, la loro partecipazione alla piattaforma di allenamento utilizzata dal progetto Child-Youth del club, che prevedeva una durata di 40 minuti, è durata un'ora e mezza.

Per la prima volta in questi contatti interattivi , il microfono era abilitato per tutti i ragazzi. Il più giovane ha rotto il ghiaccio. E in questa prima parte del dialogo, Pipa ha raccontato la sua esperienza nelle piccole squadre giovanili del River fino a raggiungere la Prima squadra. Tra i molti consigli che ha lasciato ai bambini, si è concentrato su sforzo, umiltà, evoluzione costante e adattamento a diverse posizioni. "Avevo sempre giocato come centrocampista e in Prima squadra dovevo diventare un attaccante. Non bisogna essere mai legati ad un solo ruolo perché può chiudere le porte".

Il tratto più succoso del discorso è stato quando il bimbo ha chiesto al campione di 32 anni, che ha segnato 335 gol in 707 partite della sua carriera, una serie di spiegazioni sulle dichiarazioni e le azioni della sua carriera: perché ha fatto quella finta, cosa ha provato quando Cristiano Ronaldo lo ha lanciato in gol, se segnare un gol a Gianluigi Buffon ha un sapore speciale... Tra le tanti risposte, Higuain ha ricordato he non dimenticherà mai i due gol segnati contro il Boca nel 3-1 del 2006. Lucas Beltrán e Federico Girotti, i due nove della Riserva, gli hanno posto domande tecniche su alcuni movimenti (diagonali, battute d'arresto) e Pipa ha risposto con grandezza e affetto, come un fratello maggiore, soprattutto per sottolineare che devono fidarsi delle loro qualità e imparare ogni giorno per essere pronti a sfruttare la loro occasione quando arriverà il momento...