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La Juve deve guardarsi bene dall’Ajax. La squadra di Ten Hag, oltre a pensare alla Champions, schianta il Psv e riapre l’Eredivisie. I bianconeri sono avvisati.

di Emanuele Landi – Attenta Juve perchè questo Ajax fa paura. L’Ajax va avanti nel derby con un autogol. La squadra di Amsterdam sotto di un uomo si vede recuperare dal Psv. Nel finale, però, prima con un rigore e poi con una rete a...

Emanuele Landi

di Emanuele Landi -

Attenta Juve perchè questo Ajax fa paura. L’Ajax va avanti nel derby con un autogol. La squadra di Amsterdam sotto di un uomo si vede recuperare dal Psv. Nel finale, però, prima con un rigore e poi con una rete a tempo scaduto l’Ajax vince il big match e riapre il campionato. Eredivisie, quindi, nuovamente avvincente a sette turni dalla fine. Il vantaggio del Psv, infatti, si è ridotto da 5 a 2 punti e ci sarà da divertirsi fino alla fine. Il Derby per eccellenza dei Paesi Bassi è il Klassiker tra Ajax e Feyenoord, ma la sfida Ajax-Psv quest’anno vale il titolo. Finisce 3-1 alla Johann Crujiff Arena in una gara dove è successo di tutto. Il “De Topper”, derby chiamato così per un gruppo musicale olandese “De Toppers” è una sfida filosofica che domina il calcio nei Paesi Bassi.

Nella gara decisiva gli Amsterdammers sfruttano la chance per rimettere in piedi il discorso campionato. Gli ospiti, invece, non concretizzano il possibile match point per il titolo riuscendo a perdere nonostante il vantaggio numerico per buona parte della ripresa. Nell’ex Amsterdam Arena, dove fra meno di dieci giorni arriverà la Juve per i quarti di UCL, i padroni di casa si prendono la rivincita per la gara d’andata. Al Phillips Stadion, infatti, il 3-0 della squadra di Van Bommel sembrava una sentenza. Gli ultimi 3 testa a testa erano terminato col 3-0 per i padroni di casa. Oggi il risultato è stato leggermente diverso ma con uno sviluppo clamoroso.

L’Ajax voleva riscattarsi dopo il ko 1-0 contro l'AZ prima della pausa per le nazionali. Tale sconfitta aveva messo fine alla striscia vincente di quattro gare di campionato ma l’Ajax sapeva di poter contare sul fattore campo. In casa, in Eredivisie, aveva segnato 53 gol in campionato (media di 4,08 a partita) e non aveva ancora perso una partita di campionato in questa stagione (11 vittorie, 2 pareggi). La dodicesima sinfonia è dolcissima perché guadagnata nel Nieuwe Klassieker contro gli eterni rivali. Il Psv, però, non ha rispettato la tradizione da trasferta di questa stagione. La capolista, infatti, lontano dalle mura amiche aveva raccolto, prima di oggi, 9 vittorie, 3 pari e un solo insuccesso. Va detto anche, del resto, che nelle ultime 5 gare esterne solo 2 vittorie e 3 pari subiti in rimonta dopo un primo tempo chiuso avanti di due gol.

L’Ajax di Ten Hag passa in vantaggio al 22’ del primo tempo con un regalo degli ospiti. Su cross innocuo di Ziyech è Schwaab a insaccare nella propria porta. Si va a riposo sull’1-0: la quiete prima della tempesta. Al 57’ Mazraoui commette una follia colpendo al volto Angelino con un colpo da karate. Rosso per il terzino e punizione da quasi metà campo. Completata la frittata, quando, da questa punizione si scaturisce il pari. Palla scodellata al centro, proprio da Angelino, e De Jong di testa anticipa un non perfetto Onana in uscita.

Il bomber del Psv fa 22 in campionato, segnando nel terzo derby “De Topper” consecutivo. Esito scritto? Neanche per sogno. Al 70’ Neres viene atterrato in area e Kuipers indica il dischetto. Dusan Tadic dagli undici metri spiazza Zoet e sigla il nono goal consecutivo nelle ultime nove gare tra club e nazionale. Nel finale spingono gli ospiti alla ricerca del pari ma Neres al sesto di recupero con un diagonale perfetto scrive la parola fine. Finita questa partita non di sicuro il campionato più vivo che mai. L'Ajax riapre la lotta per l'Eredivisie e da lontano manda un segnale alla Juve in ottica Champions League.

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