caduta libera roma la rivincita milik nel derby del sole

di DDD -

In patria, i giornali polacchi volevano Piatek al suo posto dall'inizio, nell'importantissima gara della Nazionale contro l'Austria a Vienna. Dopo la quale, Arek era anche stato colpito da un fastidioso virus. Non tanto grave però da consentirgli di ricaricare le pile delle motivazioni e di ripresentarsi alla grande all'Olimpico contro la Roma e con la maglia del suo Napoli. Molti i commenti social dello stesso tenore: l'avesse fatto Ronaldo il suo primo gol...

Peccato per i buu razzisti e per i cori sul Vesuvio, ma nel confronto tra le cose belle del calcio la magia di Milik ha vinto impietosamente il duello anche con Dzeko, soprattutto nel momento in cui l'attaccante bosniaco ha letteralmente "ciccato" una palla importante per la Roma al limite dell'area. E' finita così, 4-1 per il Napoli trascinato da Milik, con il solito Olsen sul banco degli imputati, anche se la famiglia del portiere svedese era all'Olimpico per tenerlo su di morale.

Benissimo il Napoli di Carlo Ancelotti con Milik ma non solo: ottime anche le cosiddette seconde linee, ad esempio Younes. Ma una citazione la merita Fabian Ruiz.  Qualcuno aveva criticato Giuntoli per il suo acquisto a 30 milioni di euro, ma la crescita del giocatore è davvero impressionante. Malissimo la Roma che negli ultimi tempi ha battuto solo l'Empoli, in una gara nella quale ai toscani era stato annullato in modo dubbio il gol del 2-2.

Mentre il Napoli pensa già a come recuperare Mertens dalla botta al ginocchio in vista delle sfide europee, la Roma deve cercare di capire perchè in partite del genere passeggia. La squadra giallorossa sembra ormai non credere più nel progetto societario, nei programmi futuri di quella società contro la quale (soprattutto su Pallotta) si sono scatenati i cori dei tifosi romanisti. E' bastato un Napoli sereno ma senza Insigne per fare goleada contro una Roma che aveva a sua volta le sue assenze ma che ha dato la sconsolante sensazione di avere uno strano malessere, di non esserci, di non avere coraggio e cuore.