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C’era una volta il derby dei capitani veterani: oggi entrambi sono di fresca nomina

Da Bonucci-Icardi a Romagnoli-Handanovic...

Redazione Derby Derby Derby

di Angelica Cardoni -

La stretta di mano tra Alessio Romagnoli e Samir Handanovic non passerà inosservata. Il primo è diventato il capitano del Milan in estate, dopo il ritorno di Leonardo Bonucci alla Juventus. Il secondo è fresco di nomina. E' successo tutto a metà febbraio quando, con un tweet, l'Inter ha comunicato di aver affidato la fascia di capitano allo sloveno e di averla tolta a Mauro Icardi. Una scelta radicale, che ha fatto discutere. Apprezzata da molti e criticata da altri, specialmente da coloro che non gradiscono la figura del portiere nel ruolo di leader. Certo è, che per lui sarà una gara speciale quella in programma a San Siro domenica prossima: la prima con la fascia, dopo sette anni all'Inter. Handanovic è un “capo” silenzioso, proprio come Romagnoli che non ama mostrare molto del suo privato. Milan-Inter, dunque, avrà due “giovani” capitani a confronto, poco estroversi e con due differenti missioni da portare a termine. Per Alessio Romagnoli, la questione sarà meno complicata.

Il difensore di Gattuso ha già un derby alle spalle e più esperienza con quella fascia al braccio. Ha già condiviso gioie e dolori con gli altri compagni (con tanto di Supercoppa persa a Gedda contro la Juventus), durante una stagione partita a rilento e sbocciata a gennaio. Per il rossonero sarà il derby della consacrazione e un'occasione in più per dimostrare quanto sia importante in questo Milan. Tecnicamente e caratterialmente. “Il derby è importante se si vince” - ha dichiarato dopo il successo contro il Chievo - “Si tratta di una gara diversa dalle altre ma vale sempre tre punti. Bisogna affrontare la partita nel miglior modo possibile”. Per Handanovic, invece, sarà il derby dell'esordio. E come tutte le prime volte, indimenticabile. A maggior ragione per il momento che sta vivendo l'Inter. Il caos Icardi, il sorpasso del Milan, gli infortuni che non aiutano. “Missione serenità”, dovrebbe annotare tra gli appunti il nuovo capitano nerazzurro. Ci passano dieci anni di differenza tra i nuovi leader delle milanesi. E pensare che, qualche anno fa, sono stati i protagonisti di una caldissima asse di mercato tra Milano e Roma. Handanovic era nelle mire dei giallorossi, ma Roberto Mancini, nel caso, avrebbe chiesto una contropartita che si chiamava, per l'appunto, Alessio Romagnoli, reduce da una stagione strepitosa con la Sampdoria. Il destino li ha portati a tu per tu, con una grande responsabilità da onorare.

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