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IL PROGETTO HAUGE CONTINUA

Hauge-Milan, un percorso che prosegue dopo le 43 fatiche di Jens

MILAN, ITALY - JANUARY 09:  Jens Petter Hauge (R) of AC Milan is challenged by Amer Gojak (L) during the Serie A match between AC Milan and Torino FC at Stadio Giuseppe Meazza on January 9, 2021 in Milan, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors.  (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Il Milan continua a credere moltissimo nella serietà di Jens Petter Hauge: 4 gol in stagione e tante partite giocate. Gli aspetti regolamentari e ponderati della lista europea del club rossonero.

Redazione DDD

di Mauro Suma -

Jens Petter Hauge dal 16 giugno 2020 a oggi ha giocato 43 partite, come conferma Transfermarkt, tra Bodo Glimt, Milan, Nazionale norvegese A e Nazionale Under 21. Una partita ogni 5 giorni, con tanti viaggi e senza alcun periodo di vacanza. La mancata presenza del talento norvegese nella lista Europa League del Milan è legata a molteplici aspetti. Il bisogno del ragazzo di rifiatare, in primis. Ma non mancano nemmeno gli aspetti burocratici, normativi, legati soprattutto alla partenza di Andrea Conti: il suo passaggio al Parma ha sottratto un posto alla lista A rossonera, scesa da 23 a 22 elementi, rispetto al tetto del numero di giocatori eleggibili, 17, senza essere cresciuti in un vivaio italiano. Nella costruzione della lista Uefa rossonera, va ponderato il fatto che nel gruppo di Pioli non ci sono giocatori fuori progetto, sono tutti "dentro", e quindi qualsiasi altra scelta, visto che un giocatore non poteva in ogni caso essere inserito, avrebbe destato sia attenzione che clamore.

(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Hauge quindi non è rientrato "nei 17", non "nei 22". E se questo è accaduto lo si deve anche alla storia della stagione rossonera, che ha visto il centrocampo rossonero particolarmente falcidiato da infortuni e da casi Covid, tanto che contro la Juventus la squadra si è vista costretta a schierare in mezzo al campo un giocatore non di ruolo, come Davide Calabria. Per questo il Milan ha inserito in lista tutti e 5 i centrocampisti: Kessie, Bennacer, Krunic, Tonali e Meite. Una scelta che non ha inficiato sull'attacco, dove sono presenti tutte e 4 le "coppie": Salemaekers-Castillejo a destra, Calhanoglu-Diaz sulla trequarti, Leao-Rebic a sinistra e Ibrahimovic-Mandzukic in mezzo. Proprio il tema del vice-Ibra è stato spesso caldeggiato a livello mediatico in relazione al mercato del Milan, fermo restando che SuperMario è così duttile da poter essere schierato anche in altri ruoli, così come del resto accade con gli stessi Rebic e Leao. Si tratta dunque di una scelta ponderata da tempo e per tempo, con tutti gli incastri e con tutta l'attenzione del caso agli equilibri burocratici. Ma una scelta che non preclude affatto il percorso fra il Milan e Jens Petter Hauge. Il club rossonero ripone grande fiducia nella crescita di Hauge. E lo stesso giocatore, proprio in questi giorni di ufficializzazione della lista Uefa, ha ribadito a "The Athletic": "Sono davvero contento della mia scelta, mi diverto ogni giorno. Una nuova opportunità per me di imparare cose nuove e crescere".

 

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