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REGGIO NELL'EMILIA, ITALY - MAY 22: Olivier Giroud , Rade Krunic and Sandro Tonali of AC Milan celebrate the "scudetto" championship at the end of the Serie A match between US Sassuolo and AC Milan at Mapei Stadium - Citta' del Tricolore on May 22, 2022 in Reggio nell'Emilia, Italy. (Photo by Claudio Villa/AC Milan via Getty Images)
In merito alla vittoria dello scudetto da parte del Milan, la redazione di DerbyDerbyDerby.it ha intervistato in esclusiva Giorgio Biasiolo, storico ex pilastro del club rossonero. Ti aspettavi a inizio stagione che il Milan avrebbe vinto lo scudetto? “Pensavo che avrebbe lottato per lo scudetto, non che sarebbe riuscito a vincerlo”. Quali sono stati gli ingredienti vincenti? “Io credo che Pioli sia un allenatore estremamente sottovalutato. Ho seguito tutte le partite del Milan in questa stagione. Onestamente, i rossoneri hanno proposto il miglior calcio del campionato”.
E ora? Cosa auspichi in vista del futuro? “Mi aspetto un Milan continuamente vincente. In prospettiva, il Milan ha uno dei migliori centrocampisti d’Europa…”. Ossia? “Tonali! E’ cresciuto in maniera esorbitante. Un po’ mi rivedo in lui. E’ un talento straordinario. E può scrivere la storia del Milan. Si vede che è rossonero nel dna”. Cosa prospetti, in caso di cambio di proprietà? “Un mercato ricco, che porti il Milan a acquistare altri campioni”. Non temi eventuali ripercussioni psicologiche? “No, perché è liquidità che entra nelle casse. Non può che avere un effetto positivo sull’ambiente. Anzi: se cambi, hai ancora più stimoli di prima”.
Leao è un fuoriclasse? “E’ un ottimo giocatore, ma aspetto almeno un’altra stagione prima di dargli un’etichetta definitiva”. Rinnoveresti Ibrahimovic? “Ibra può fare quello che vuole. In caso decidesse di smettere, spero che resti nella dirigenza. Serve uno come lui che spieghi il Milan ai giovani che arrivano o a quelli del vivaio”. Hai parlato di mercato estivo: nomi di giocatori che prenderebbe? “Al Milan potrebbe servire uno come Berardi. E magari anche una prima punta. Origi? Perché no?”.
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