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Anders Skjoldemose, allenatore di Eriksen ai tempi delle giovanili dell’Odense, ha risposto a tutto tondo alle domande su uno dei grandi tempi di questa stagione: il ruolo del nazionale danese dell'Inter. Le sue parole a EuropaCalcio.it: “Sin dal primo giorno Christian è stato consapevole delle sue potenzialità e dei suoi mezzi, si è da subito comportato da vero professionista. Ho sempre apprezzato la sua grande dedizione, che ha sempre voluto mostrare anche in campo. Quando Eriksen andò all’Ajax fui orgoglioso e convinto che fosse la mossa giusta per lui, come hanno poi dimostrato i fatti“. Un anno fa era lecito attendersi un ambientamento Inter così difficile? “Assolutamente no. È un giocatore di livello mondiale e deve giocare ogni singola gara, non per l’importo speso ma per l’immenso talento che ha. Fa migliorare i suoi compagni di squadra. Conte secondo me non è stato abile con lui. Quando in squadra hai uno come Christian, devi costruire la squadra attorno a lui. Se lo fai, vinci tantissime gare“.
L’importante gol al Milan può cambiare la sua storia in nerazzurro? “Non credo, solo quel gol non può fare la differenza Alcuni comparavano Eriksen al Pirlo della Juve. Christian può certamente rendere anche da playmaker, ma se vuoi vedere tutto il suo potenziale deve giocare da numero 10. Se dovesse lasciare l’Inter? Dico Real Madrid e Manchester United. Sarebbe fantastico”.
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