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Pioli alza la voce: niente promesse e niente alibi, gioca solo chi lo merita

MILAN, ITALY - OCTOBER 20:  AC Milan coach Stefano Pioli issues instructions to his players during the Serie A match between AC Milan and US Lecce at Stadio Giuseppe Meazza on October 20, 2019 in Milan, Italy.  (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Vigilia ferma e severa di Pioli in ottica Roma-Milan

Redazione DDD

di Mattia Marinelli -

“Chi attacca Suso, attacca il Milan”, per Stefano Pioli il futuro è già oggi. L’allenatore condivide il pensiero del d.t. Maldini. Le parole dell’allenatore: “Tutti qui sanno che il Milan ha certe ambizioni, Maldini ha fatto dichiarazioni lucide, ma per tornare a vincere bisogna iniziare subito”. In definitiva, il tecnico condivide lo sfogo del dt e stabilisce le regole: “Non ho fatto promesse, gioca chi lo merita. Non prendo parte a processi social o mediatici. Suso? Se dà di più va in campo. Vale per tutti. Piatek? Non è al meglio”. Solitamente prudente, Pioli ha preso posizioni forti e chiare: non vuole sentire parlare di ciclo di ferro e vuole puntare alla zona Champions, oggi dal suo punto di vista deve iniziare all’Olimpico la risalita del Milan verso il 4’ posto e verso la zona Champions. Pioli non vuole che ci siano alibi fra la squadra e questo traguardo.

Pioli, un tecnico fra Roma e futuro. La trasferta di stasera a Roma è una grande occasione: la Roma è a pezzi, Fonseca fatica a trovarne undici buoni da mandare in campo. Intanto, una frase di Maldini su Ibrahimovic, ha fatto tornare in molti la voglia di rivedere lo svedesone. Difficile che accada. Oggi la sfida complicata con la Roma, in novembre il Milan affronterà Lazio, Juve e Napoli. Intanto Pioli fa muro su Suso: “Chi critica lui, critica noi”. Gazidis, Boban, Maldini e Massara schierati al fianco di Pioli nel seguire l’ultimo lavoro del Milan: ecco la fotografia comunicata dal club verso l’esterno. Non è l’ultima spiaggia e non può esserlo alla nona giornata. Eppure il match dell’Olimpico deve dire molto sulle prospettive delle due squadre e in particolare del Diavolo. Cosa cambia nel Milan rispetto al Lecce? Poco o niente con Leao più avanti di Piatek e Suso confermatissimo.

Lo spagnolo, nel mirino dei tifosi, si gioca il futuro. La difesa del tecnico: “Non faccio processi ai giocatori. Siamo un gruppo coeso”. Gara fondamentale per il Milan, ma ancora di più per Suso, reduce da una settimana difficilissima a livello mediatico per la sua mancata copertura su Calderoni.

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