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Thedevilinside apre a Pioli, ma non solo: fiducia Bierhoff a Maldini, attacchi di Gianluca Galliani

Pioli ma non solo: anche i dirigenti rossoneri fanno discutere

Dopo il figlio 15enne di Boban critico con Giampaolo, ecco il figlio imprenditore di Galliani severo con la dirigenza

Redazione DDD

Giorni di hashtag e di polemiche in casa rossonera. Sono in molti ad analizzare le varie anime del tifo milanista, fra le quali si segnala il figlio di Adriano Galliani, Gianluca, che ha espresso così il proprio parere riguardo all’attuale proprietà americana e alla dirigenza formata da Maldini, Boban e Frederic Massara: "Dirigenti con un monte salariale che rappresenta un unicum nella storia del calcio mondiale che scaricano sempre le responsabilità sugli allenatori e sui giocatori senza esporsi".  Oliver Bierhoff ha invece parlato in altri termini dell’attuale momento vissuto dal Milan: «Ho guardato un po’ il derby, ma non ho seguito molto il Milan. Certo, i risultati non sono arrivati e in questi casi per i responsabili è difficile. Se non c’è fiducia nell’allenatore è giusto cambiare. Spero si riprendano. Maldini? Lui deve sentire dentro di sé la scelta giusta, anche se poi viene criticato. Deve andare avanti per la sua strada".

Più accorata la presa di posizione del blog thedevilinside.it.

di Marta Baudo -

"Giampaolo è già un ex! È durato lo spazio di poche partite: nel calcio succede tutto alla velocità della luce. C’eravamo tanto amati… e poi tanti saluti. Sulla piazza la scelta non era nè di gran quantità, nè di gran qualità. D’altronde non si chiede la luna: si chiedono soltanto gioco, occasioni da rete e qualche gol. Dopo infinite delusioni abbiamo sete di concretezza. I giocatori devono averlo ben chiaro. La scossa c’è stata. Alibi finiti per tutti. Non è mai bello cacciare un allenatore; è sempre una sconfitta, ma… si fa di necessità virtù. Avere un nuovo Mister deve rianimare il morente Milan di questo avvio di stagione. Basta rianimare noi gli avversari!

Pioli avrà un compito arduo, ma noi crediamo nei miracoli. Se ottenesse subito un bel filotto di vittorie, potrebbe far dimenticare  il suo background discontinuo e l’outing non richiesto, vagamente sprovveduto del passato. Voci di corridoio mi dicono che dall’altra sponda del Naviglio… uno che di frasi ne ha dette tante,  sia passato in un attimo dall’essere visto come nemico all’essere osannato. Qui c’è stato subito un incauto gioco al massacro che corre il rischio d’essere una Spada di Damocle sulla schiena di Pioli. Sarà in grado il Mister di riconciliare i tifosi con l’ambiente, stufi come si è dei continui cambi in panchina senza risultati e delle incertezze degli ultimi anni?

Solo un’intelligente unità di intenti potrà aiutare. Conditio sine qua non è che i giocatori ci mettano orgoglio e voglia. Alla fine sono loro gli attori in campo. E così siamo passati dal filosofo Giampaolo al comunicatore Pioli, tutto buon senso ed esperienza. Sono curiosa di vederlo sul campo. I tre principi del suo credo sono la base di una squadra di calcio: idee, intensità, spregiudicatezza. Purtroppo non pervenuti con la gestione precedente! Comunque la stagione è ancora lunga. Però come verranno accolti a San Siro, post sosta,  il Mister e la squadra? Chi si fida ancora una volta di Paolo e Zorro? “Noi vogliamo essere protagonisti in questa stagione”… “Non siamo qua ad aspettare 10 anni per tornare competitivi”… Io mi fido ancora!"

 

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